PRE-TENSIONI 2020-IL CENSER NUOVA CASA DEGLI ARTISTI.
ROVIGO – Fra le proposte pre-festival Tensioni, c’è la “casa degli artisti”. La Fabbrica dello zucchero, insieme a Censer Rovigo Fiere, ospita questa settimana una residenza per giovani artisti, che utilizzeranno gli spazi dell’ex zuccherificio cittadino come atelier creativo, per realizzare le opere da esporre poi al festival culturale Tensioni del 3 e 4 ottobre.
Gli ospiti sono un interessante collettivo di quattro giovani allievi dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, che ha iniziato insieme un percorso artistico proprio per partecipare alla prima edizione del festival Tensioni nel 2019. Si presentavano col nome –Pre ed hanno messo mano a pennelli e materiali di reciclo direttamente davanti agli spettatori, con l’intento di mostrare la genesi ed il processo creativo che porta ad un’opera finita. Ora, con un anno in più di esperienza e con lo stop forzato dal lockdown, i quattro ragazzi sono tornati con un nuovo nome e con nuovi progetti che potranno realizzare per Tensioni 2020, grazie all’ospitalità artistica e al sostegno di Fdz e Censer Rovigo Fiere.
Oggi si chiamano P0int-punto zero (numero zero dopo la lettera p), hanno dai 20 ai 26 anni e sono Jacopo Zambello, pittore rodigino; Angela Trione, decoratrice-scultrice di Villadose (Ro); Irene Stellin, anche lei scultrice del corso accademico di decorazione, di Villa Estense (Pd) ed, infine, Arianna Gobbi, pittrice di Marino di Piave (Tv). Jacopo dipinge ad olio su tela “una pittura figurativa di impronta fotografica, dove l’immagine è però disturbata”. Arianna con i colori ad olio lavora sul concetto di maschera come alter ego. Irene realizza delle costruzioni tridimensionali con la cera, mentre fino all’anno scorso utilizzava delle reti metalliche: “La cera mi piace perché è un materiale vivo e caldo – dice – Prediligo le forme tonde e le coloro con tinte pastello che ricordano la pelle”. Angela modella con i collant usati, ma si è molto affinata: “Inizialmente usavo molte strutture per reggere il tessuto – spiega – ora riesco a modellare il tessuto come una ragnatela, lavorando sul concetto di tensione che regge tutta la struttura. Alle estremità le calze vengono molto tese in forme appuntite, all’interno si creano delle forme morbide, producendo appunto un contrasto, una tensione, tra i due aspetti del lavoro”.
La contemporaneità è sicuramente la matrice di questi quattro giovani artisti in formazione, che ben si sposa col festival Tensioni, che è dedicato alle arti e agli sguardi sul tempo presente e che Fabbrica dello zucchero sta incoraggiando. Contemporaneità è anche nel nuovo nome, dove il punto zero sarà sempre coerente con sé stesso anche col passare degli anni, così come l’arte contemporanea dovrebbe sempre “saper abitare il suo tempo”. Il programma del festival Tensioni e del suo pre-festival è in continuo aggiornamento sul sito www.lafabbricadellozucchero.com.
TENSIONI – GEOGRAFIA DELLE RELAZIONI è un progetto de La Fabbrica dello zucchero, la startup culturale assegnataria del contributo della Regione Veneto POR FESR 2014-2020, Asse 3. Azione 3.5.1 Sub-Azione C, Bando per l’erogazione di contributi strutturali per le imprese culturali, creative e dello spettacolo. Il progetto omonimo è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo ed è avviato in partnership con Censer spa-Rovigo fiere, Fondazione Rovigo Cultura, Ente Rovigo festival ed Associazione balletto Città di Rovigo.
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