AdriaSolidarietà

Il Movimento Civico IBC dona 1400 mascherine alla casa di riposo.

ADRIA-Nella difficile battaglia contro il contagio da Coronavirus, ogni contributo fatto con entusiasmo ha un valore enorme, perché l’impegno delle persone non sempre si può misurare con il metro dei numeri che arricchiscono le donazioni.

“La settimana scorsa-spiega il coordinatore del Movimento Civico Impegno per il Bene Comune, Leonardo Bonato- abbiamo scelto di impiegare 1600euro al Centro Servizi Anziani di Adria. Subito dopo ci siamo attivati nel raccogliere informazioni all’ufficio acquisti della casa di riposo sul tipo di dispositivi più urgentemente necessari e abbiamo provveduto ad effettuare l’ordine di 1400 mascherine chirurgiche direttamente al fornitore, incrementando così la quantità che sarà recapitata con la prossima consegna, da parte della stessa ditta. Un piccolo contributo che vuole essere di aiuto all’enorme lavoro che viene svolto nel Centro Servizi Anziani” –dichiarazione espressa anche in una lettera da parte del coordinatore delle tre liste civiche IBC, SiamoAdria e AdriaCivica, ai vertici della casa di riposo di Adria.

“Ognuno di noi ha fatto e farà scelte personali di donazione nelle più diverse direzioni, non ultima quella indicata dalla nostra amministrazione, attraverso l’iban della tesoreria comunale. Tra le varie forme di donazioni, abbiamo voluto impegnarci anche tutti insieme come gruppo”.-sottolinea il coordinatore di IBC-“Nella consapevolezza che tutti, in questo momento, dobbiamo fare la nostra parte per aiutare il prossimo e sostenere chi sta proteggendo le persone più deboli e le strutture potenzialmente più vulnerabili – prosegue Bonato- abbiamo voluto esprimere la nostra solidarietà e sostegno, a quanti quotidianamente si impegnano per il bene di tutta la comunità. Un segnale tangibile di vicinanza agli ospiti e agli operatori della nostra casa per anziani, che consentirà di aumentare l’autonomia in riferimento a un dispositivo che viene utilizzato a un ritmo frenetico nelle Ipab (Istituti Pubblici di Assistenza e Beneficenza), in questo periodo di emergenza sanitaria che ci ha costretti a cambiare le abitudini quotidiane”.

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