Un 25 aprile celebrato nel centro e nelle Frazioni.
“ La storia ha una funzione fondamentale per le nostre comunità –ha detto il giovane consigliere Comunale Federico Paralovo da Baricetta-per questo noi tutti dovremmo ascoltare spesso i nostri padri e i nostri nonni che hanno vissuto anni bui e ci aiutano a ricordare gli errori del passato per migliorare il nostro presente”.
Unanime il pensiero espresso dagli amministratori alla cittadinanza presente nelle frazioni, per la lotta che stiamo combattendo contro il Coronavirus.
” Una dura esperienza che ci sta insegnando quanto siano importanti certi valori: il rispetto delle norme, il senso di responsabilità, la solidarietà ed il riconoscimento della dignità della vita umana. Stiamo difendendo il diritto alla salute sacrificando la nostra libertà. Perché la salute è un Bene Comune prioritario. Questa dura esperienza ci sta insegnando l’importanza di stare dalla parte dei più deboli: gli anziani, i bambini, le persone fragili, coloro che hanno perso il lavoro. La nostra Resistenza inizia con questo impegno, perchè nessuna persona deve rimanere esclusa”- ha evidenziato il consigliere Simone Donà da Cavanella Po.
“Un pensiero va a tutte le persone che quotidianamente lottano e combattono per salvare vite umane. Un ringraziamento va per il coraggio, l’altruismo, la devozione il senso civico che tutti gli operatori del settore sanitario dimostrano mettendo a rischio la loro vita, a volte purtroppo perdendola per salvare quella di tutti noi e renderci un domani, spero molto vicino, di nuovo tutti i liberi”- ha sottolineato da Valliera il Consigliere Simone Visentini. Da Bellombra, l’assessore Matteo Stoppa ha argomentato come la situazione di vita che stiamo vivendo oggi, sia ben altra cosa rispetto al vivere delle guerre del passato. Guerre di cui ha letto due brevi testi: uno tratto dal “convento racconta” di Aldo Rondina che riprende la cronaca della vita parrocchiale della chiesa Tomba dal 1940 al 1952 e il secondo testo intitolato “la memoria della madre”, scritto nel 1984 da Antonio Rigoni. ”E questa pace oggi dobbiamo mantenerla combattendo guerre che non hanno bisogno di armi, ma di cuore e ragione. –ha detto l’assessore Matteo Stoppa- Guerre contro l’odio, l’indifferenza e la violenza verbale. Per combattere queste guerre serve l’impegno di tutti, per consentire così, alle giovani generazioni, di poter dire, Viva l’Italia libera”. Ad arricchire la mattinata, la video conferenza trasmessa in diretta nel canale youtube del Comune, relazionata dal ricercatore Isers di storia contemporanea Livio Zerbinati sulla “resistenza: la scelta dei giovani nell’Italia del 1943-45” .
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