Ambiente e territorioPolitica

Una vita per strada-Un pensiero su velox e trasporti.

Alla luce dei dati appena pubblicati riguardo il nuovo autovelox di Loreo, volevo condividere alcune mie riflessioni, ma vorrei farlo partendo da lontano. Mi sono trovato a dovermi spostare in questi giorni, per lavoro o per piacere, a Bologna o a Padova, e direi che è stato un gioco da ragazzi.

In pochi minuti ero in autostrada, e sono uscito praticamente a due passi da dove dovevo andare, anche grazie alle tangenziali di queste città. In pochi minuti ero in autostrada, avete letto bene, perché anche se sono nato e cresciuto a Porto viro ora la mia base di partenza è Polesella. La stessa storia varrebbe però per praticamente tutti i paesi del medio o alto Polesine.  In poco tempo, senza stress, senza rischio di beccare multe mi sono spostato anche di molti chilometri. Discutendo con altre persone su questo, è facile rendersi conto di quanto sia importante muoversi in modo facile e veloce, non tanto per chi si muove per il gusto di andare a visitare qualche posto, ma per necessità lavorative o per far crescere la propria azienda. La possibilità di avere dei trasporti efficienti è fondamentale per lo sviluppo di un territorio. E nel basso Polesine, dove sono tutti i giorni, sicuramente è più difficile spostarsi rispetto ad altre zone. Quello che doveva aiutarci negli spostamenti lunghi (leggasi Romea commerciale e la trasformazione della Transpolesana in autostrada portandola fino ad Adria) è assodato che non si farà. E quindi raggiungere le città vicine o andare a prendere un’autostrada è un’odissea fatta di strade extraurbane, automobilisti terrorizzati dalla possibilità di essere beccati oltre il limiti, difficoltà a sorpassare (immaginatevi alla guida di un mezzo pesante), e autovelox pronti a fotografarci alla prima distrazione. Già, distrazione, perché oramai sfuggire a questi occhi elettronici è diventata più una questione di sopravvivenza che di mantenimento di una velocità consona al tipo di strada. E sia che andiate verso Rovigo o che prendiate la Romea la storia è la stessa. Limiti di 70 ovunque, che in tanti punti sono leciti, ci mancherebbe, ma in molti altri (vedi questo nuovo di Loreo) sembrano messi ad arte per spillare soldi al povero automobilista che non lo ha visto in tempo. Abbandonati e pure castigati.

Eppure chi è mio coetaneo si ricorderà sicuramente del maestro Carlo, che da dietro i suoi baffi durante le lezioni di scuola guida ci insegnava che i limiti per le strade urbane sono 50, per le extraurbane secondarie sono 90, e via dicendo. Mi direte voi che oramai è passato qualche anno, o più drasticamente che era il secolo scorso, fatto sta che i 90 oramai sono una chimera. Ma allora i 90 allora li facevamo, un po’ dappertutto. Ora invece abbiamo macchine molto più moderne, confortevoli, sicure, strapiene di airbag e di elettronica a supporto della guida, ma non riusciamo più a muoverci velocemente. Neppure a Loreo, dove in un rettilineo di due chilometri, abbastanza largo, senza nessuna strada o immissione intorno, con un buon asfalto e tutto sommato un traffico non esagerato, ci si meraviglia se durante i test qualcuno sfrecciava a 150 ma ora si multano una sessantina automobilisti al giorno  dei quali probabilmente la maggior parte non arriva a quei famosi 90…       Luca

 

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