Polesine-Fissato nella serata di Giovedì 12 Luglio l’incontro al teatro di Pezzoli con le autorità civili, l’arpav e l’ulss , chiesto dal comitato Terre Nostre di Villadose.
CEREGNANO-Dichiarazioni dal comitato-alla drammatica situazione dei comuni di Villadose, Ceregnano e la frazione di Pezzoli che hanno visto il proprio territorio sottoposto a numerose fonti di inquinamento. Parliamo di un territorio dove già esistono:
4 discariche, di cui una in condizioni di abbandono e con presenza di materiale, verosimilmente percolato rilevato in falda
1 fabbrica Chimico-Farmaceutica con annesso inceneritore che è deputato allo smaltimento di 5.000 tonnellate di rifiuti all’anno, la cui composizione e provenienza sono sconosciute,
2 fabbriche per la lavorazione di materiale plastico
· si è aggiunto un allevamento di 13000 visoni da pelliccia ( con la possibilità di aumentare il numero di animali)
· è stata autorizzata l’apertura di un allevamento di 500.000 polli all’anno
· come se tutto ciò non bastasse, è stata concessa una deroga edilizia alla ditta Farmaceutica per innalzare lo stabile allo scopo di installare un laboratorio di ricerca di sostanze non ben dichiarate.
I cittadini di Villadose, a cui si associano i cittadini del comune di Ceregnano geograficamente molto vicini alla zona industriale del comune di Villadose per cui soggetti alle fonti di inquinamento delle industrie sopracitate, intendono esercitare il loro diritto ad intervenire in seguito a numerosi episodi di emissioni odorigene che causano irritazione alle prime vie respiratorie (quindi fastidiose e dannose), per le quali è stato chiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco e conseguentemente dell’ARPA Veneto, soprattutto dai cittadini di Ceregnano. L’articolo 268 del decreto legislativo n. 152 del 2006 definisce l’inquinamento atmosferico come «ogni modificazione dell’aria atmosferica dovuta all’introduzione di una o più sostanze in quantità e caratteristiche tali da ledere o costituire un pericolo per la salute umana»: sappiamo con certezza (AIA 2013, AIA 2016 rilasciate alla ditta Fresenius Kabi)) che la fabbrica Chimico- Farmaceutica sversa PCB Cromo Arsenico Nichel Tallio e derivati e idrocarburi policiclici aromatici, , tutte sostanze potenzialmente cancerogene, nell’aria e nel vicino scolo Fossetta.
Il territorio polesano è già sottoposto al grave pericolo della presenza dei PFAS, ed essendo un territorio prevalentemente agricolo e ricco di canali e vie d’acqua è facilitato l’accumulo di sostanze inquinanti anche nell’acqua: di conseguenza queste sostanze entrano nella catena alimentare. L’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) nel rapporto «Qualità dell’aria in Europa», del gennaio 2017, riferisce che l’inquinamento «atmosferico» è il fattore principale di rischio ambientale per la salute, contribuisce alla diffusione di gravi patologie e causa 467.000 decessi prematuri ogni anno, mentre secondo l’ISDE (International society of doctors for the environment) gravi danni alla salute sono prodotti da metalli pesanti e particolato ultrafine. Riteniamo che l’imprescindibile applicazione del principio di precauzione, nell’orientare l’azione dei pubblici poteri verso la prevenzione precoce, persino anticipatoria rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche, riguarda in primis la produzione normativa in materia ambientale, ma anche l’adozione di atti generali e di misure cautelari: per questo ci batteremo con ogni mezzo, anche di carattere giudiziario, perché queste misure siano intraprese”.
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