La consigliera regionale Patrizia Bartelle (IIC)-interviene sul trasporto pubblico ferroviario.
VENEZIA-E’ fissato per domani mattina alla stazione dei treni di Piove di Sacco, l’incontro tra i vertici della direzione Infrastrutture Trasporti e Logistica e i sindaci dei comuni attraversati dalla tratta ferroviaria Adria-Mestre.
Un tavolo tecnico, nel corso del quale i vertici di sistemi territoriali(ST)ascolteranno in audizione i singoli sindaci e i loro tecnici comunali, per fare il punto della situazione sui passaggi a livello pubblici e privati, presenti lungo la tratta ferroviaria, con lo scopo di recuperare sulla tempistica del viaggio in treno, attraverso l’eliminazione dei passaggi a livello esistenti che, secondo (ST), braccio operativo della regione Veneto, sarebbero la causa della forte penalizzazione all’esercizio. Nell’occasione delle audizioni, saranno resi noti anche i nuovi orari della linea Adria-Mestre, oltre alla soppressione di alcune corse. Cambiamenti che entreranno in vigore dalla metà di Febbraio e che di fatto creeranno altri disagi per gli utenti, oltre all’aumento-si legge nelle comunicazioni di sistemi territoriali nelle varie stazioni-di un maggior tempo di percorrenza delle corse, stimato in circa quindici minuti. Stiamo parlando di altri disservizi che si sommano a quelli già sopportati in questi anni dai cittadini-spiega la consigliera regionale Patrizia Bartelle(IIC)– per i quali molti utenti sono stati costretti a scegliere di viaggiare privatamente con il proprio mezzo di trasporto, incrementando di fatto l’inquinamento prodotto dalle auto, e addirittura ad emigrare da Adria verso comuni della provincia di Venezia, per continuare a utilizzare il trasporto pubblico ferroviario .
Disservizi che hanno contribuito a far desistere molti cittadini nell’utilizzare il trasporto pubblico gestito da Sistemi Territoriali, con conseguenti corse ferroviarie dove si registrano i treni vuoti. La vera scommessa di un sistema ferroviario efficace -conclude la Bartelle – è creare i presupposti per portare i cittadini a usufruire di un trasporto pubblico non inquinante, in linea con il futuro, e non certo verso un servizio pubblico dove, per eliminare i disagi si aumentano i tempi di percorrenza delle tratte ferroviarie, anziché essere competitivi, riducendoli
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