Il Vicesindaco Moda e l’assessore Tosato, replicano al consigliere Spinello.
ADRIA-“L’elenco delle associazioni che utilizzano i locali comunali saranno rese pubbliche nel momento in cui gli uffici termineranno la mappatura di tutti i beni immobili e faranno il punto sulle eventuali convenzioni in essere per il comodato d’uso degli stabili pubblici. Nel contempo verranno regolamentate le eventuali posizioni attualmente in vigore, secondo quanto previsto dalla normativa vigente”. Sono le parole del vice sindaco Wilma Moda nel replicare al consigliere d’opposizione Gino Spinello, che chiede chiarezza sull’uso degli spazi comunali. L’indirizzo politico di questa amministrazione è quello di sostenere l’attività di volontariato e quei valori solidaristici con caratteristiche e attenzioni precise verso i settori sociali con particolare attenzione agli anziani e alle persone con disabilità. Un sostegno che si traduce nell’andare incontro alle esigenze di locazione dei sodalizi che da decenni cercano una sistemazione regolarizzata ed adeguata. Collocazioni in stabili pubblici per le quali le precedenti amministrazioni molto spesso, non hanno compreso l’importanza di valorizzare il patrimonio comunale e l’operato delle associazioni di volontariato, nel momento in cui non tenevano conto delle tempistiche per la riassegnazione degli stabili pubblici e nel caso di vendita, tutelando i sodalizi con altri spazi pubblici.
“Da questo si capisce come al consigliere Spinello sfugga la parte motivazionale della delibera di giunta comunale (Numero 73 del 29 Aprile 2019)a cui fa riferimento, e per la quale non si debba parlare di danno erariale -sostiene l’assessore Marco Tosato-. Nell’atto pubblico infatti, è precisato in modo molto accurato che l’articolo 32 della legge 383/2000 permette di concedere in comodato d’uso i beni immobili in proprietà, ad associazioni di promozione sociale e alle organizzazioni di volontariato per lo svolgimento delle loro attività istituzionali e che tale comodato è da intendersi un aiuto economico per i sodalizi che usufruiscono degli spazi e svolgono sul territorio un importante lavoro di tipo sociale, senza finalità di lucro. Non è da trascurare il fatto che i sodalizi sostengono l’onere delle utenze e delle spese di pulizia”. “Inoltre- conclude il vice sindaco Moda -non ci sono contraddizioni di sorta nella delibera, visto che per vagliare e rispondere alle richieste per il comodato d’uso dei locali pubblici, serve una formale domanda da parte delle associazioni regolarmente costituite”