Da Commissione europea stop alla caccia di pavoncella e moriglione.
Zanoni (PD-“La Regione corregga il calendario venatorio e stoppi la caccia a pavoncella e moriglione, come chiesto dalla Commissione Europea e dal ministro dell’Ambiente. Zaia e la sua Giunta non siano complici di una strage annunciata di due specie minacciate”. È il pressante invito di Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico che invita la Regione ad apportare con urgenza delle modifiche al calendario approvato lo scorso 2 luglio.
“Mi associo all’appello di Enpa, Lac, Lav, Lipu-BirdLife Italia e Wwf, la Giunta Zaia intervenga subito, il termine ultimo è il 25 luglio. Avevo già denunciato come il calendario venatorio della Regione non tenessero in considerazione il parere dell’Istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale (Ispra), undici pagine fitte di rilievi, e andasse contro le direttive europee sulla tutela della fauna selvatica, consentendo di cacciare anche specie rarissime come combattente e moriglione o con i piccoli ancora dipendenti dai genitori come il colombaccio. Con l’attuale calendario venatorio è consentito sparare alla pavoncella, un piccolo ed elegante uccello migratore dai colori verde metallico e con un vistoso ciuffetto di penne nere sulla testa e al moriglione, una piccola anatra migratrice dalla testa colore rosso mattone, dal 15 settembre al 30 gennaio, anziché dal primo ottobre al 20 gennaio, come raccomandato da Ispra, che per il moriglione aveva inoltre chiesto un carniere limitato di massimo due soggetti al giorno per cacciatore e di 10 per tutta la stagione venatoria; la Regione invece ha alzato i limiti in maniera esponenziale, rispettivamente a 25 e 425, da non credere.
Adesso per fortuna è arrivato lo stop da Bruxelles e da Roma, visto l’inserimento di pavoncella e moriglione nelle liste di protezione dell’Aewa (Accordo euroasiatico per gli uccelli migratori). Entrambi sono classificati come Spec 1 (minacciate globalmente) da BirdLife international, una condizione condivisa con altre tre specie cacciabili in Italia, ovvero coturnice, tordo sassello e tortora selvatica a cui andrebbe garantita una protezione integrale. Anche su questo però il Veneto di distingue in negativo, con il via libera alla caccia addirittura in preapertura alla tortora selvatica, nonostante il piano di gestione nazionale proponga di sospenderla”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.