LE REGGITRICI Donne d’acqua.
PAPOZZE-“Qualche anno fa, esordisce, Annalisa Boschini, giornalista professionista, laureata in lettere e specializzata in comunicazione delle scienze, relazioni pubbliche e social media, venne il noto chef Vissani a Badia per parlare di cibo. Ebbene in quell’occasione, ebbe a dire che non esistevano peculiarità gastronomiche. Ma come, dissi io, cronista alle prime armi e gli elencai una serie di piatti che sono specifici della nostra terra e sottolineandone la diversità che si tramuta in ricchezza”.
Così ha esordito l’autrice, presente in biblioteca a Papozze per la presentazione del suo libro Le reggitrici, donne d’acqua, donne di fiume, edito da Apogeo, insieme all’editore, Paolo Spinello. Dopo il saluto del vicesindaco, Riccardo Navicella, briosamente sollecitata da Alessandro Capato che sa stimolare con puntuale proprietà il dibattito, la Boschini ha dimostrato di essere essa stessa una reggitrice, una resdóra, perfettamente in sintonia con quelle stessa donne di cui racconta le vicende; donne con i piedi ben saldi su una terra mutevole per l’azione del fiume e la presenza di golene, gorghi, meandri e paludi che ne hanno plasmato il carattere; donne liminali, estreme, con caratteri decisi e forti che di questo territorio sono state, madri, sorelle, figlie. Non semplici massaie di casa incaricate della provvisione e della cottura del cibo, semplici angeli del focolare , ma donne vigorose, forti, che si imponevano, riferimento autorevole, sagge e sapienti, collante sociale nella corte e nel paese, che portavano in sé autorevolezza esercitando un ruolo riconosciuto e riconoscibile.
Un libro, la cui presentazione, ha sottolineato il presidente della biblioteca, Paolo Rigoni, ha voluto essere un omaggio, non episodico o casuale, alle tante donne del paese, di volta in volta pescatrici, pescivendole, cannarole, impagliatrici di sedie, raccoglitrici di erbe palustri e medicinali, traghettatrici, molinaie, barcare, mondine, spigolatrici, guaritrici, medichesse, ricamatrici, ostesse, partigiane, poetesse… Vite eroiche in un paese Papozze, sino alla fine degli anni ’50 del secolo scorso, era posto addirittura entro la golena sul Po. il tutto con il lavoro quotidiano. E proprio le resdóre, le cosiddette ragazze in fiore, hanno voluto omaggiare i presenti con i màneghi di patate americane, conditi con burro , zucchero e cannella, un piatto dalla confezione arcaica, seppur mutata nel tempo. Piatto di tradizione che si iniziava a consumare a partire dall’8 settembre, festa della Natività della Madonna, detta comunemente Maria Bambina. Un ringraziamento doveroso alla Trattoria Alla Rosa e all’Azienda Valle per la loro presenza preziosa negli appuntamenti culturali.
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