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Fermare l’epansione edilizia e premiare la riqualificazione.

ROVIGO-Il Comitato Italia Viva Rovigo “Democrazia e/è Futuro” – con una nota a firma di Marilena Truppo e Bruno Candita – interviene nel merito della mozione presentata dalla lista civica di Silvia Menon che si rivolge al Consiglio Comunale di Rovigo affinché da subito venga azzerata la possibilità ulteriore di espansione edilizia.

Il gruppo, condividendo il contenuto e le motivazioni espresse dal consigliere Milan, evidenzia come la città abbia invece la necessità di riqualificare i numerosi fabbricati in stato di abbandono anche nel centro storico o nelle sue immediate vicinanze, senza trascurare quelle di alcune frazioni che stanno tristemente spopolando. «Gli incentivi fiscali che da qualche anno i diversi governi hanno promosso – si rileva nella nota – vanno proprio nel senso opposto a quello che sembra la Giunta intenda favorire. Rimarchiamo il “sembra”, auspicando che, quanto deliberato, sia stato soltanto un resoconto dello stato attuale del PAT, ovvero un espletamento richiesto dalla Regione».

Nel documento non si manca poi di osservare che «molti sono gli appartamenti sfitti o invenduti come diversi sono i capannoni e gli immobili adibiti ad attività produttive o commerciali desolatamente vuoti, per non dimenticare gli immobili ancora in costruzione che la crisi degli anni scorsi ne ha impedito la ultimazione. Con una realtà abitativa certamente in flessione non si comprende l’urgenza di prevedere ulteriori espansioni edilizie, mentre sempre più evidente ed impellente diventa la valorizzazione e la tutela delle aree verdi». «Siamo convinti – così si esprimono i rappresentanti renziani – che se si facesse un referendum i nostri concittadini, soprattutto le giovani generazioni, si esprimerebbero in maggioranza a favore di una salvaguardia dell’esistente e che a fatica comprenderebbero la necessità di ulteriore cementificazione.

Avvertiamo, inoltre, la necessità di salvaguardare il valore immobiliare dei fabbricati esistenti che in gran parte sono patrimonio principale di piccoli risparmiatori e che, soprattutto nel centro cittadino, hanno subito nell’ultimo decennio una pesante svalutazione». «L’auspicio, quindi – concludono i rappresentanti del Comitato Italia Viva Rovigo “Democrazia e/è Futuro” – è quello che a prevalere, rispetto alla mozione presentata, non siano logiche di schieramento ma la voglia di tutelare maggiormente la città e i suoi residenti, anche attraverso la programmazione e la realizzazione di politiche e servizi volti a migliorare la qualità della vita. La comunità rodigina si aspetta dai politici un atto di responsabilità e di coraggio».

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