AdriaComunicati stampa

Inaccettabili le affermazioni prive di fondamento, diffuse da alcuni consiglieri Comunali.

Adria-Sindaco Barbierato-“È gravissimo che alcuni consiglieri di minoranza abbiano diffuso alla stampa che il Comune di Adria debba restituire dei soldi allo stato. Dati alla mano, non si sa come nasca il dato dei 400mila euro. Una affermazione fuori luogo che può creare solo disordine sociale in un momento così delicato per la nostra comunità.
È tempo che queste persone si prendano la responsabilità delle loro azioni e del peso delle loro parole. Un comportamento che si aggiunge ad altre affermazioni false dell’anno scorso, divulgate sempre in tempi di pandemia. Mi riferisco – prosegue il Sindaco – alle dichiarazioni riguardanti il paventato aumento dello stipendio del segretario Comunale. A questo modus operandi, si aggiungono le false lodi alla ragioneria del comune di Adria in sede di consiglio comunale, da parte di alcuni consiglieri di minoranza, seguite dalla presentazione in seduta pubblica di emendamenti non ammissibili tecnicamente sia da parte degli uffici comunali e sia da parte del revisore dei conti. Un lavoro che dimostra come alcuni consiglieri comunali agiscano con il rischio di minare la pace sociale della nostra comunità attraverso la diffusione di notizie prive di fondamento, perché non sorrette da atti ufficiali e senza nessun confronto con la ragioneria di Adria, per le opportune verifiche preventive”.
 
Entra nei dettagli il Vice Sindaco Wilma Moda. “Poco più di un milione di euro è stato l’importo erogato dal governo a titolo di “Fondo Funzioni fondamentali” al nostro Comune, per sopperire alle minori entrate nelle casse comunali (760mila euro), dovute alle restrizioni del Covid, per le maggiori spese (140mila euro) causate sempre dal covid e per circa 110mila euro non impegnati perché pervenuti a fine anno e mandati quindi in avanzo di amministrazione”. Una situazione generale, quella causata dalla pandemia, che tutti i comuni della nostra penisola stanno vivendo.
“Per fare un esempio pratico – spiega l’assessore al bilancio Wilma Moda – parliamo di minori entrate relative a quei servizi pubblici destinati alla cittadinanza, che non sono stati erogati in tempi di pandemia, come il trasporto scuolabus e la mensa scolastica per fare due esempi. Per maggiori spese, sempre in tempi di Covid, intendiamo, (per fare alcuni esempi), il plexiglass comperato per dividere le postazioni tra dipendenti e cittadini, l’acquisto di strumenti tecnologici spesi per consentire ai dipendenti comunali di svolgere il lavoro in smartworking. Tali spese, come richiesto dal governo – continua Moda – dovranno essere certificate entro il 31 maggio, cosa che faremo attraverso il lavoro degli uffici comunali. “Stupisce e meraviglia, come possa fare certe dichiarazioni chi ha amministrato in passato senza avere alla mano dati certi. Diffondere  notizie imprecise e false, non supportate da atti pubblici alla mano, significa fare disinformazione con lo scopo di creare inutili allarmismi” – concludono i due amministratori -.
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