Porto TolleSpettacoli ed eventi

LA CAVALCATA PAZZA DEI CINQUE CONTRO TUTTI-Da Mina all’Ave Maria, niente sarà come prima.

PORTO TOLLE-DONZELLA (RO) – Qual è il vostro rapporto con la stampa? Cosa facevate prima di essere quel che siete? Chi sono i vostri miti? Domande serie per risposte così vere da essere assurdamente divertenti e tante dissacrazioni musicali senza pietà. E’ stato simpatico, a tratti esilarante, assolutamente pazzo, lo show degli Oblivion “Cinque contro tutti”, che è andato in scena ieri sera, 13 agosto, a Donzella di Porto Tolle, per la rassegna itinerante Tra ville e giardini 2021.

Costruito come un’intervista, in cui il direttore artistico di Tvg, Claudio Ronda gli faceva da spalla ed intervistatore, lo spettacolo di Lorenzo Scuda (con la chitarra), Francesca Folloni, Fabio Vagnarelli, Graziana Borciani e Davide Calabrese, che sommati danno gli Oblivion, è riuscito a deviare i pensieri tristi che si erano impossessati della giornata fin dal primo pomeriggio, per l’annuncio dell’improvvisa scomparsa del fondatore di Emergency, Gino Strada: figura indiscutibilmente amata da tutti, ma particolarmente cara ai cinque artisti e a Tra Ville e giardini, che ad ogni evento ospita un banchetto di Emergency Rovigo. I volontari erano presenti anche ieri sera, perché “era il miglior modo per onorarlo”, ed hanno dedicato un commovente ricordo al grande medico, che si è battuto per il diritto alla cura di tutti e contro le guerre, mezzo inutile di dolore.

Andare avanti poi non era facilissimo, ma the show must go on ed è toccato al vicesindaco di Porto Tolle, Silvana Mantovani, di aprire la serata con un delicato benvenuto ai tantissimi spettatori, e fare i ringraziamenti di rito a Cariparo, Regione Veneto, Provincia di Rovigo ed Ente Rovigo festival, che sono i sostenitori ed organizzatori di Tra ville e giardini, che diffonde cultura capillarmente nel territorio polesano. Un pensiero per tutti i volontari locali, Protezione civile e Pro loco “che stanno lavorando perché la cultura riesca ancora ad andare nelle piazze e nei teatri in modo che tutti noi possiamo gustarla. Un applauso a chi ha il coraggio di fare cultura e a tutti i volontari che li sostengono”. Parte lo show con “Una zebra a pois” di Mina, con microfoni filtrati, cori gospel, polifonie e denunce rap: “la discriminazione che una zebra subisce solo a causa della sua diversità”… non c’è una parola del testo originale al suo posto, ma tutto viene attualizzato, distorto e ricostruito in nuovi significati. Si scopre che non solo, gli Oblivion sono ottimi cantanti e interpreti, ma sono dei prestigiatori della musica, dei veri funamboli della parola, e tutto quello che toccano non sarà mai più come prima. ”Generale” di De Gregori, eseguito per 4 voci ed un baule (su cui Calabrese cala colpi che interrompono un immaginario vinile, facendo saltare le frasi) diventa un coacervo di profonde riflessioni: “Queste 5 stelle che senso hanno/ non c’è più nessuno”.

Rispondono alle domande, tra sorrisi e battute e spiegano il tentativo di far parlare di loro, toccando qualche santo in Paradiso. Partono con le “Litaniae sanctorum”, mettendoci i nomi dai testi di Zucchero: Pippo, Baila Morena, Grande Baboomba… “Ma non è successo niente, non si è offeso nessuno, tranne quando abbiamo toccato l’intoccabile”. E parte una parodia del Volo. Il rapporto con la stampa è fermo al 2011, dopo un’infelice battuta su Mario Luzzatto Fegis, sentita dal nominato. Occasione per riparare con The giornalisti e tutta la categoria nel testo. Ma agli errori di stampa e di pronuncia dei propri nomi è dedicato un pezzo strabiliante, con le due cantanti, Borciani a fare la “vocalist” e Folloni la “consonant”, prima separate e poi assieme. Un omaggio, vero, ai maestri con l’originale di “Crapa pelata” del Quartetto Cetra, e “Galaxy song” dei Monty Python. E non contenti di dissacrare il dissacrabile, snella loro carriera si sono spinti a creare un vero musical: “La Bibbia riveduta e scorretta” di cui un piccolo assaggio con “Il Vangelo secondo JC”, ma anziché essere scomunicati, sono divenuti gli idoli di eserciti di catechisti. Verso la fine, per stare in tema, una strepitosa “Ave Maria remix” da disco music e per finire: “Ci piacerebbe far parte di quei grandi eventi dove ci sono proprio tutti, e noi mai, in occasione di calamità naturali e solidarietà. Così vi mostriamo il nostro catalogo”. E attaccano un “Domani – artisti uniti per l’Abruzzo” esilarante, con le imitazioni dei più famosi cantanti italiani, dove le buone intenzioni diventano una macchietta da cabaret. Tra ville e giardini riparte da Ficarolo, dal parco di Villa Schiatti Giglioli, mercoledì 18 agosto, alle 21.30, con uno specialissimo spettacolo di danza, Chamber Ballet.

Commenta tramite Facebook
Condividi con i tuoi amici