IL PIU’ GRANDE EPISTOLARIO ROMANO DA VILLANOVA DEL GHEBBO.
VILLANOVA DEL GHEBBO (RO) – Surreale, ironico, smaccatamente giocoso. Lo spettacolo “Lettere romane” di Alessandro Fullin e Marco Barbieri, è andato in scena per Tra ville e giardini, la sera del 19 agosto, divertendo il pubblico di Villanova del Ghebbo.
A fare gli onori di casa il vicesindaco di Villanova, Martina Mosca col direttore artistico di Tra ville e giardini Claudio Ronda di Ente Rovigo Festival e la dirigente dei Servizi della Provincia di Rovigo Monica Zanforlin, che ha ricordato l’importanza per i Comuni di sentirsi parte di un territorio unico, con gli stessi valori culturali, dove l’ente Provincia tesse un filo rosso di collegamento nelle varie tappe di Tra ville e giardini, per dare “un senso di appartenenza”: gli eventi culturali diventano un’occasione (e una palestra) per “fare rete”.
“Conoscete Margarete Kohler?”, chiede Alessandro Fullin agli spettatori. “Non fatevene una colpa perché non la conosce nessuno”. E parte l’antefatto: un’invenzione teatrale travestita da “falso storico”. Una vera genialata, che rovescia la prospettiva di una fake news, trasformandola in un valore fondamentale, quello dell’amicizia. Si racconta, come fosse vero, che l’archeologa tedesca Margarete Kohler, ebbe un colpo di fortuna l’11 novembre 2011, quando nelle piovose campagne di Budrio, scoprì la prima tavoletta d’argilla di 14 mila: il più grande epistolario pervenuto fino a noi, tra due matrone romane del IV secolo, Flavia da Roma e Cornelia da Mediolanum… “Volevamo leggervele tutte 14 mila… – dice Fullin tra le risate del pubblico – ma presi da bontà infinita abbiamo fatto un ragionevole sunto”.
Inizia la lettura. Linguaggio colto, ma godibilissimo, che mescola latino e latinorum, vero e verosimile, gossip immaginato ed immaginario, che sciorina insieme storia e anacronismi, che butta lì citazioni omeriche e letteratura contemporanea, vizi e paure universali, luoghi comuni e verità, pettegolezzi improbabili e pur così convincenti. La scrittura è in punta di penna, sagace e mordace. L’interpretazione minimalista, ma efficace. Il pubblico sorride, pensa, ri-sorride, ri-pensa, rovista nei ricordi del liceo, accetta tutto. Accetta il dictat della moda di Mediolanum, dove l’Egitto impera e “bisogna sempre stare di sbiego”; lo zafferano del risotto che fa diventare “giallo Ryanair” i bergamaschi; il culto della cucina salutista “senza olio di Palmira” dove “il pesce è allevato col consenso di Nettuno”; il timore di tramandare ai posteri solo “quell’orribile bidone, che da lontano pare una dentiera e da vicino una dentiera rotta” costruito dai Flavi; le iscrizioni delle lapidi al Verano, dove ogni nome è un esilarante gioco di parole (Breccia Pia, con un colpo alla porta entrai nella storia…). Si commenta l’ascesa del Cristianesimo: “Il monoteismo è come un armadio enorme con un unico abito da sera”; si temono le invasioni barbariche: “Violenti disordini in Macedonia, la frutta è a pezzi”, si riflette sui segni del tempo che lascia sulle signore dove ormai “il fondoschiena desidera solo sedersi” e diviene “un sacco di farina che non ha più nessun orgoglio”: “Quando mi strofino, pelle, carne e ossa, vanno ognuna in tre direzioni diverse…”. “L’Amazzone ti porta a casa qualsiasi cosa”, ma il clima cambia e il mare nostrum si ritira: “le nostre gloriose triremi saranno sostituite dai pedalò”. I “Britanni vogliono uscire dall’Impero”. “A conquistare il mondo non saranno le nostre legioni, ma le parole: una tantum, salarium… virus”. Riflessioni tra l’amaro ed il demenziale che sanno tanto di verità. Uno spettacolo molto colto, geniale, divertente.
Tra Ville e Giardini XXII è promossa ed organizzata da Provincia di Rovigo, co-finanziata da Regione del Veneto Reteventi, sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione tecnica di Ente Rovigo Festival, direzione artistica di Claudio Ronda, e la collaborazione dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Castelmassa, Ceneselli, Ceregnano, Costa di Rovigo, Ficarolo, Fratta Polesine, Lendinara, Lusia, Occhiobello, Porto Tolle, Rosolina, Rovigo, Trecenta, Villanova del Ghebbo.
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