CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA PER L’ANNO 2024-OGGI SI È SVOLTA L’AUDIZIONE DI CHIOGGIA CON IL MINISTERO. LA CANDIDATURA CEMENTA IL SOSTEGNO DELLE FORZE PUBBLICHE, PRIVATE E DEL TERZO SETTORE.
CHIOGGIA, 3 marzo 2022 – “Chioggia, sale di Cultura” e crocevia di relazioni. Stamattina, in Auditorium San Nicolò a Chioggia, 15 tra Consiglieri Regionali, Sindaci, rappresentanti della società politica, civile, religiosa e della comunità accademica hanno avallato la candidatura diffusa della città, tra le 10 località finaliste per l’assegnazione del titolo a “Capitale Italiana della Cultura 2024”.
L’audizione: cultura come elemento trasformativo che genera economia e inclusione. Il progetto “nato dal basso” diventa occasione strategica per un ripensamento profondo, per tracciare una nuova traiettoria, capace di attirare le migliori forze pubbliche, private e del terzo settore. Lo testimoniano la presenza e l’appoggio di oltre 15 personalità della vita politica, civile, religiosa, accademica e culturale veneta, con cui Chioggia intrattiene relazioni, creando ponti e alleanze sovralocali strategiche per dare respiro alle future politiche culturali.
Dal Sindaco del Comune e della Città metropolitana di Venezia Luigi Brugnaro ai colleghi di Padova Sergio Giordani, di Rosolina Michele Grossato, di Cona Alessandro Aggio, di Adria Omar Barbierato e di Cavarzere Pierfrancesco Munari, dal Vescovo di Chioggia Mons. Giampaolo Dianin al Procuratore di San Marco Gianni Penzo Doria, dai Consiglieri regionali Erika Baldin, Marco Dolfin e Jonatan Montanariello al Presidente della Provincia di Padova Fabio Bui fino ai prorettori dell’Università degli Studi di Padova, tanti rappresentanti della società politica, civile, religiosa e della comunità accademica hanno accolto l’invito del primo cittadino di Chioggia Mauro Armelao e hanno sostenuto con la loro presenza la candidatura diffusa.
La dichiarazione del sindaco di Chioggia Mauro Armelao-«Sono il Sindaco di questa meravigliosa città, di quasi 50.000 abitanti, situata a sud della laguna di Venezia, una laguna che è Patrimonio dell’Unesco. Il centro storico di Chioggia è un’isola, ma il territorio possiede bellissimi litorali quelli di Sottomarina e Isola Verde e altre cinque diverse frazioni. Ci definiscono spesso la piccola Venezia, ma noi diciamo, non me ne voglia il sindaco Brugnaro, che è Venezia ad essere la grande Chioggia, perché Chioggia è più antica di Venezia. Oggi rappresento, come Amministrazione Comunale, tutta la comunità Clodiense, una comunità unita per questa importante sfida, associazioni di categoria, enti del terzo settore, istituzioni, privati cittadini, uffici comunali, che hanno lavorato per questa candidatura e per scrivere il dossier, un vero concentrato di “Sale di Cultura”. Quando ho deciso di candidarmi a sindaco ero consapevole delle potenzialità di Chioggia e di quanto importante fosse lavorare uniti per questo progetto, per la crescita sociale ed economica del territorio, un territorio che merita rispetto insieme a tutti i suoi cittadini, una città che deve tornare ad essere protagonista. Grazie a questa candidatura che, sottolineo, è partita dalla gente comune, che lavora e vive la città, si è accesa una rinnovata e diffusa collaborazione per il bene della nostra Chioggia, che ha già avuto importanti esiti in termini di relazioni, visibilità e progettualità. Sono in corso numerose ed importanti opere di recupero e valorizzazione del patrimonio comunale, come il teatro Astra situato nel pieno centro storico di Chioggia, l’Arena Duse a Sottomarina, Palazzo Granaio, opere queste, che saranno funzionali e strategiche per il 2024. Altre infrastrutture di collegamento alla nostra città come il ponte delle Trezze nella frazione di Valli, il ponte sul Brenta, il raddoppio dell’Arzerone, tutte infrastrutture importanti, che serviranno per trovarci pronti al 2024 e non da ultimo il porto di Chioggia che sarà meta turistica per la croceristica già a partire da questo anno. In questi mesi si sono avviate e ravvivate relazioni con le città circostanti: Venezia, Padova, Rovigo, Treviso, la stessa Vicenza finalista come noi, la regione del Veneto, poi una collaborazione con l’Università di Padova, l’ordine degli ingegneri della Città metropolitana di Venezia, comuni vicini che oggi sono rappresentati dai loro sindaci, il Delta del Po, i sindaci della costa del Veneto, la Diocesi di Chioggia con il Vescovo Mons. Giampaolo Dianin, insomma tutti uniti per questa candidatura e per programmare, unire e valorizzare le diverse economie della nostra città, pesca, produzione orticola, turismo, servizi. La cultura a questo punto può essere realmente l’elemento aggregante e di rilancio del nostro territorio. Da sempre Simpaticamente noi chioggiotti, orgogliosi della nostra splendida città, la chiamiamo Ciósa Capitale, Chioggia Capitale, che sia un segno del destino? Forse sì, in realtà lo siamo già, siamo già capitale italiana della Pesca grazie ai nostri pescatori i nostri custodi dell’Adriatico, ma ora più che mai desideriamo diventare capitale italiana della cultura 2024. Ricordo quando Papa Giovanni Paolo II rivolgendosi ai giovani diceva: “non abbiate paura del futuro, perché il futuro siete voi”. Ecco, grazie a voi che ci state ascoltando, vorremmo scrivere, disegnare, pensare, progettare, sognare la Chioggia del futuro, grazie a voi desideriamo diventare, sì, capitale italiana della cultura 2024, sicuri del fatto che mai deluderemo le aspettative del nostro amato Paese, l’Italia. Nel 2024 saremo quindi pronti, puntuali come un orologio chioggiotto e non svizzero, proprio perché a Chioggia abbiamo l’orologio da torre, ancora in funzione, più antico al mondo, anche per questo siamo orgogliosi di vivere in questa straordinaria città. Grazie per avermi ascoltato. Un saluto da Chioggia».
Il supporto delle reti territoriali-Durante la conferenza stampa a seguito dell’audizione, il Sindaco del Comune e della Città metropolitana di Venezia Luigi Brugnaro: «Chioggia è un pezzo della nostra storia. Chi non conosce Chioggia non può capire nemmeno la storia della Serenissima e di Venezia. La sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura per il 2024 andrebbe premiata solo per il fatto che questa è una città difficile da capire e conoscere. È qualcosa di speciale, un pezzo vero della nostra vita e della storia di questo territorio, esempio dell’incrocio di “stato da mar” e “stato da tera”. Per convincere chi deve scegliere fra le 10 candidature dobbiamo raccontare la vita della città, perché ha delle peculiarità che pochi conoscono. Come Sindaco di Venezia e della Città metropolitana sostengo, assieme anche agli amici sindaci del territorio e di Padova, questa candidatura che può diventare una svolta per la area metropolitana intera. Anche da Teglio Veneto, il comune più lontano, tifano per Chioggia, come in una unica grande squadra». «Sono tutte splendide le città che in questi giorni si contendono queso primato – ha commento il Sindaco di Padova Sergio Giordani – ma Chioggia è una città che ha un impatto particolare, che consiglio sempre personalmente di visitare. Per molti aspetti siamo sensibilmente e vicini, come per la cultura e il turismo. Siamo felici per questa opportunità che ha oggi la città di Chioggia di diventare Capitale Italiana della Cultura 2024 e siamo sempre a disposizione per fare squadra per il bene della comunità, oltre ogni colore politico. Padova con il riconoscimento Unesco ha avuto un grosso riscontro e abbiamo deciso di continuare con questo sogno, decidendo di candidare Padova a Capitale Italiana della Cultura per il 2025».
Il presidente della Provincia di Padova Fabio Bui: «Questa è un’opportunità non solo per la città di Chioggia, ma per tutto il territorio, da Padova a Venezia. Al colloquio con il Ministero eravamo sul palco tutti insieme: dobbiamo sentirci tutti impegnati al di là delle difficoltà e fare squadra». Tutti gli ospiti presenti, a partire dai primi cittadini di Rosolina, Cona, Cavarzere ed Adria, si sono stretti intorno a Chioggia, ringraziando i cittadini promotori per l’intuizione di un anno fa, con l’augurio unanime di raggiungere un traguardo, che andrebbe idealmente ad allargare i confini della città grazie alla cultura. È la sfida di un territorio, che, insieme, diventa più forte, lavorando per superare i problemi ed unendo le sue bellezze. Il gioco di squadra può fare la differenza. Il vescovo di Chioggia Mons. Dianin, apprezzando la presentazione al Ministero, ha sottolineato il calore dei cittadini di Chioggia e l’importanza di un percorso che ha contribuito a fare crescere la sua “identità peculiare, che la rende inconfondibile” e il tema della riconciliazione condiviso dalle due visioni, quella civile e quella religiosa. «È stata una mattinata ricca di emozioni – ha aggiunto l’assessore alla Cultura del Comune di Chioggia Elena Zennaro – l’audizione si è svolta in un clima cordiale, ma molto preciso. Chioggia si è presentata esattamente com’è. Attendiamo fiduciosi l’esito».
L’audizione davanti alla Commissione Ministeriale. Chioggia ha sostenuto l’audizione, seconda in scaletta dopo Ascoli Piceno, nel primo giorno di presentazione del dossier. Dal palco dell’auditorium San Nicolò, allestito a cornice teatrale dell’evento online, nei 60 minuti a disposizione si sono alternati l’introduzione del Sindaco, i contributi del Gruppo Promotore e la relazione tecnica del project manager di candidatura. Il Sindaco Armelao nel suo intervento ha citato la collaborazione tra tutti gli attori del territorio, ha accennato alle opere di recupero e valorizzazione del patrimonio storico e agli interventi in corso, e alla visione complessiva che sottende al percorso di candidatura. Per far arrivare attraverso lo schermo l’unicità di Chioggia, è stato trasmesso il cortometraggio realizzato dal Gruppo promotore e sviluppato su uno storyboard fortemente emozionale, con la colonna sonora del brano musicale “Sale” composto appositamente dai Truma. È seguito il contributo di Raffaella Perini, insegnante e componente del Gruppo promotore, sul significato della candidatura per la comunità dal punto di vista della coesione, dei ponti intergenerazionali e dello ‘scatto’ di pensiero e azioni in grado di generare, soprattutto per il futuro dei giovani. Le ha fatto eco Alessia Boscolo Nata, architetto e altra anima del Gruppo Promotore, che ha raccontato i 4 pilastri identitari su cui è stato costruito il dossier: bellezza, fragilità, difesa, devozione.
Il project manager Marco Girolami è poi intervenuto per la presentazione tecnica del dossier di candidatura: 60 pagine fondate sul concetto di trasformazione, che fanno leva sulla candidatura come occasione strategica per un ripensamento profondo. Dal ruolo dei giovani nella comunità clodiense al palinsesto delle 80 attività culturali organizzate in 4 Calli tematiche del Futuro, del Dialogo, dei Sensi, della Natura, a seconda del contenuto e tema prevalente, Girolami ha condotto la Commissione ad esplorare i punti chiave del dossier, fino alla presentazione degli interventi di sistema come risposta alla criticità esistenti e risposta ai limiti della città: Chioggia Digitale (CD), acceleratore di competenze digitali avanzate ed incubatore di imprese per rendere il territorio più competitivo e connesso alle trasformazioni tecnologiche; Archivio Racconti e Tradizioni (ART) per recuperare, valorizzare e rendere fruibili memorie e saperi oggi in pericolo, e farne nuova materia per nuove opere con giovani e scuole in particolare; il Museo della Trasformazione (MUTA) per unire risorse straordinarie diffuse sul territorio in esperienze personali profonde valorizzando un continuum luoghi-attività anche col turismo. Poi la parola è passata alla Commissione, che ha posto domande sull’accessibilità e la ricettività della città e approfondito curiosità sul tema della trasformazione e sulle azioni volte ai giovani. La diretta streaming dell’audizione è stata trasmessa e condivisa da tutte le emittenti radio-tv, blog e network informativi locali. Dopo la seconda tornata di audizioni in programma domani 4 marzo, si attende l’esito che verrà comunicato dal Ministero entro il 29 marzo.
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