La professoressa Gabriella Bocchi Vendemiati chiude il ciclo di incontri sulla divina commedia con una “Lectura Dantis”.
ADRIA-E’ stata una vera “Lectura Dantis”, la conferenza sul XXXIII Canto del Paradiso relazionata dalla prof.ssa Gabriella Bocchi Vendemiati, perché è stata argomentata dalla relatrice in maniera precisa e integrale.
Come negli altri incontri sulla Divina Commedia, agli ascoltatori intervenuti è stato consegnato il testo del canto del Paradiso, così tutti hanno potuto seguire la presentazione dei versi danteschi. Portando il saluto dell’Amministrazione comunale, la consigliera agli eventi culturali, Oriana Trombin, ha ricordato i quattro incontri realizzati quest’anno in occasione del Dantedì, partendo dal primo, organizzato al mattino, sul canto III, rivolto agli studenti delle classi quinte presso il Liceo Scientifico, con relatrice la prof.ssa Gioia Beltrame, che ha trattato della figura di Piccarda Donati ma anche della condizione della donna nel Medioevo. Poi sono seguiti i tre lunedì – in continuità con la tradizione avviata dal prof. Crepaldi dei “lunedì della Biblioteca” – in cui sono stati illustrati dal prof. Carlo Folchini i canti X-XI-XI del Paradiso con le figure dei santi San Francesco e San Domenico, mentre dal prof. Giuseppe Pastega sono stati trattati i canti XV-XVI-XVII che hanno per protagonista Cacciaguida antenato di Dante. A chiudere il ciclo di incontri sulla divina commedia il canto del Paradiso.
Il referente della biblioteca Antonio Giolo ha ricordato la morte ieri di Chiara Frugoni, una grande studiosa del Medio evo, di San Francesco e Santa Chiara, citata ampiamente nelle loro relazioni sia dalla prof.ssa Beltrame sia dal prof. Folchni. La prof.ssa Vendemmiati si è soffermata sulla invocazione alla Vergine recitata da San Bernardo, un santo mistico ma anche uomo d’azione. La Madonna viene presentata come colei che non solo è stata madre di Dio, ma è dispensatrice di tante grazie. La relatrice ha ripercorso quindi la lunga elencazione sviluppata da Dante dei limiti e delle motivazioni che gli hanno impedito di rappresentare e descrivere, in modo adeguato, il Dio che lui ha visto, troppo grande essendo il divario tra la sua persona umana e l’Essere supremo. I tanti ed efficaci esempi che il poeta utilizza ci fanno cogliere la ricchezza della immaginazione di cui era capace. Alla fine Dante utilizza, per descrivere Dio, il simbolo, preso da Gioacchino da Fiore, dei tre cerchi arcobaleno. E qui finisce il Paradiso e la Divina Commedia, con il verso “l’amor che muove il sole e l’altre stelle” e che perciò richiama il rapporto tra la realtà divina e l’universo. Il Referente della Biblioteca ha ricordato in chiusura dell’incontro, che gli incontri sono stati trasmessi in diretta sul canale “Youtube comune di Adria” e rimangono a disposizione dell’utenza per poter essere riascoltati.” Per facilitare tutti coloro che hanno difficoltà a seguire la riunioni in presenza, questa modalità sarà continuata anche nei prossimi appuntamenti. Oltre alla sala consiliare, –Informa il referente della biblioteca- anche l’edificio di piazza Bocchi, grazie a un finanziamento della Fondazione Cariparo, è stato attrezzato di strumenti tecnici che permettono la trasmissione on line delle riunioni pubbliche”.
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