L’opera di street art in Borgo XXV Luglio, è una tessera nel puzzle della rigenerazione urbana.
ADRIA-Movimento Civico IBC, Leonardo Bonato-Si ritorna a parlare dell’opera di street art realizzata da Vera Bugatti in Borgo XXV Luglio, nell’ambito del festival di arte urbana itinerante di DeltArte. Ad intervenire in merito Leonardo Bonato, referente per il gruppo cultura del movimento Civico Impegno per il Bene Comune, che sostiene l’attuale Sindaco di Adria Omar Barbierato
“La riqualificazione urbana è un processo che non coinvolge solo gli aspetti legati alla pianificazione e alla trasformazione delle caratteristiche costruttive e ambientali del tessuto urbano, ma che si misura anche con la dimensione socioeconomica e culturale di un quartiere. Il coinvolgimento dei cittadini è fondamentale per stimolare attenzione e cura per gli spazi urbani, al fine di renderli autenticamente vivibili e fruibili.”Sono le parole di Leonardo Bonato, referente per il gruppo cultura del movimento Civico Impegno per il Bene Comune, che evidenzia “ In molte città immagini e disegni rappresentati sotto forma di murales hanno già contribuito a far riscoprire l’anima e lo spirito più genuino dei quartieri popolari, interpretando la storia, le emozioni e la vita reale di chi vi abita. In queste esperienze il coinvolgimento inizia sempre dalle azioni partecipative dei residenti, mossi da un rafforzato senso di appartenenza verso la propria comunità e dall’orgoglio di poter mostrare come la bellezza possa manifestarsi a pochi metri da dove si vive.
Non fa eccezione la grande opera di “street art” inaugurata qualche giorno fa in Borgo 25 Luglio, commissionata dall’Amministrazione Comunale e realizzata su un edificio dell’ATER. Chi era presente, infatti, oltre a essere stato colpito da questo che è solo l’ultimo in ordine di tempo dei grandi murales adriesi, è stato toccato dalle parole pronunciate sia dall’artista, sia da chi vive quotidianamente il quartiere. Quelle parole hanno trasmesso sentimenti e valori quali ammirazione, condivisione, ospitalità, accoglienza, solidarietà e sono state stimolate da una produzione artistica vissuta “in diretta” fin dall’inizio del processo creativo. Il coinvolgimento è avvenuto, quindi, ancor prima del godimento visivo derivante dalla contemplazione dell’opera compiuta. Ora la nuova percezione di quel paesaggio urbano permetterà a tutti di muoversi per quei luoghi non con indifferenza, ma con più attenzione e rispetto, contribuendo così a salvaguardarli dal degrado.
Interventi di questo tipo, che contribuiscono a far uscire dall’anonimato intere zone della città, dimostrano, quindi, come la riqualificazione urbana sia caratterizzata dalla multidisciplinarietà e sia come un puzzle che si compone di tante tessere, alcune delle quali sono ora state posate in 25 Luglio. Il Comune di Adria ci ha messo del suo e continuerà a impegnarsi li’, così come in altri quartieri periferici, dimostrando che l’obiettivo di rendere bello e più vivibile un quartiere popolare o un paese non è irraggiungibile”. Nel concludere il referente del gruppo cultura del Movimento Civico IBC invita Ater ad intervenire per la manutenzione agli edifici del quartiere “Adesso è auspicabile però che anche l’ATER, l’ente strumentale della Regione Veneto che gestisce l’edilizia residenziale di quel Borgo, faccia la sua parte e si attivi per intervenire con opere di manutenzione per migliorare la qualità edilizia degli immobili. Le grandi figure femminili ritratte mirabilmente in quell’opera d’arte invitano alla riflessione e possono essere uno stimolo anche in questo senso”.
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