Il Movimento CIvico Impegno per Bene Comune commenta la fine dei lavori sui siti industriali Ex Caffaro ed Ex Coimpo.
ADRIA-(RO)-Il lavoro quinquennale dell’Amministrazione Civica è stato determinante per completare la bonifica dell’ex Caffaro. Il sito industriale di Cavanella Po ora è diventato interessante per i nuovi insediamenti produttivi, che però dovranno essere monitorati durante l’iter amministrativo.
Altra questione a tutela ambientale è stata la caratterizzazione e messa in sicurezza dell’ex sito Coimpo conclusa in questi giorni con il collaudo tecnico. Interventi per i quali sono stati utilizzati 100mila euro di fondi comunali, più di 400mila euro di fondi pubblici veicolati attraverso un bando regionale e circa 7mila euro per il collaudo finale. La messa in sicurezza delle vasche ha fermato il percolato che prima andava in falda e la caratterizzazione ha consentito di capire come poter smaltire le tonnellate di fanghi presenti ancora nel sito. Per procedere con la bonifica serviranno più di dieci milioni di euro. In questi giorni ci sarà la sentenza della corte di cassazione relativa all’indagine sul filone di indagine del processo per omicidio colposo.
Altra azione incisiva che abbiamo intrapreso con tenacia è stata la bonifica per l’Ex Zuccherificio/ex Polychimica di Bottrighe. Anche in questo caso siamo riusciti a rendere il sito interessante per nuovi insediamenti produttivi, che potranno creare nuovi posti di lavoro per le nostre comunità. Non meno importante è stato il lavoro per la riqualificazione dell’ex Deltalat/ex Adriatica, il sito industriale di via Cengiaretto che verrà bonificato dalla ditta che realizzerà l’impianto fotovoltaico. Un intervento per il quale sono state concordate, nero su bianco, circa 400mila euro di opere di compensazione ambientale: un bosco di pianura che si estenderà su 40mila metri quadrati, una nuova ciclabile Baricetta – Valliera e il completamento della ciclovia Valliera – Adria, oltre a una serie di misure di mitigazione visiva. Con la nuova amministrazione Barbujani il futuro delle opere realizzate è molto incerto, perché gli amministratori non hanno ancora accettato di incontrare la minoranza sia per un passaggio di consegne necessario per dare continuità ai progetti citati e sia per discutere su altri temi importanti per la cittadinanza.
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