Porto ViroSuccede in città

DUE GIORNI IN ONORE DI SAN BARTOLOMEO APOSTOLO.

PORTO VIRO-(RO)-San Bartolomeo apostolo (chiamato così col patronimico “figlio di Tolomeo” dai primi tre evangeli e Natanaele, suo nome “donato da Dio” da Giovanni) è venerato nella parrocchia di San Bartolomeo di Contarina di Porto Viro dalla sua istituzione e nei giorni 23 e 24 agosto se ne è celebrata la memoria mediante una serata di preghiera e musica e la liturgia eucaristica il giorno dopo.

Venerdì 23 agosto la serata di preghiera e riflessione ha avuto come tema portante il prossimo Giubileo indetto da Papa Francesco per il 2025 con la Bolla di indizione “Spes non confundit”. E’ la speranza ciò che il Papa invoca come dono del Giubileo per un mondo segnato dal frastuono delle armi, dalla morte, dalla distruzione, dall’odio verso il prossimo, dalla fame, dal “debito ecologico” e dalla scarsa natalità. Per questo motivo sono state estratte dalla Bolla papale vari passaggi di meditazione come finestre aperte su un mondo nuovo. La lettura è stata intervallata dai brani musicali di vari autori classici (tra i quali Vivaldi, Telemann, Bach, Hendel…) magistralmente eseguiti dai maestri Francesco Bullo (trombone basso), Cristiano Fontolan (trombone tenore) Andrea Fontolan (corno), Davide Pivetta (tromba), Paolo Turolla (violino) e Paolo Sottovia (organo). Durante la serata sono state proiettate immagini di opere pittoriche famose o meno divise in quattro sezioni: L’uomo in attesa di compimento, l’attesa del ritorno di Cristo nella speranza del compimento finale, la Chiesa è la casa in cui si ravviva la speranza  che trova nella Madre di Dio la più alta testimone (come ultima punto le foto di grandi Santuari Mariani). 

Sabato 24 agosto si è svolta la Santa Messa presieduta dal Vescovo Giampaolo Dianin con la concelebrazione del Parroco di Contarina don Alfonso, del parroco di Scalon don Gianluca e di don Gastone. La Messa si è svolta  alla presenza delle autorità civili con a capo il vice sindaco Thomas Giacon, del Comandante della Polizia Locale Finessi e dei rappresentanti delle associazione dei reduci e combattenti. La liturgia è stata animata solennemente dal coro e dal Maestro Davide Gaiga all’organo. In maniera significativa sia don Alfonso (nel saluto iniziale) che il Vescovo Giampaolo durante l’omelia hanno evidenziato la figura dell’Apostolo Bartolomeo come equivalente a quella dell’uomo contemporaneo, con tutti i dubbi ed i tormenti che anche il Papa ricorda nella sua Bolla di indizione al Giubileo. Ma di fronte all’incontro con la compagnia di Gesù e degli apostoli (vieni e vedi..) la sua vita cambia in maniera positivamente impensabile perché era già guardato ed amato da Gesù. Il Vescovo concludeva la sua omelia con una significativa invocazione: “Donaci, o Signore con l’intercessione di San Bartolomeo, cristiani innamorati di Te, comunità cristiane belle, fraterne, gioiose, credibili e responsabili!”

La benedizione solenne di fronte alla Chiesa è stata preceduta dalla processione con la statua dell’Apostolo San Bartolomeo lungo via Contarini, portata dalla Confraternita di Loreo, con l’accompagnamento della Banda musicale cittadina guidata dal Maestro Paolo Sottovia.

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