Porto Tolle-Enel in ritardo.
PORTO TOLLE Enel non ha ancora quantificato le spese per il ripristino dell’area da dismettere
PORTO TOLLE, 19 gennaio – “Se Enel dice che questa sentenza dà atto della sua piena correttezza, ora Enel deve dare piena chiarezza sull’impegno alla bonifica della centrale di Porto Tolle: l’azienda non ha ancora quantificato le spese per il ripristino dell’area da dismettere, e questo passaggio è fondamentale per valutare qualsiasi nuovo investimento.” Il sindaco Claudio Bellan commenta così la sentenza che ha assolto gli ex vertici di Enel dall’ipotesi di disastro doloso per le emissioni della centrale.L’amministrazione di Porto Tolle è stato l’unicoComune a restare in giudizio, ed è stato “un passo giusto” perché – ribadisce il sindaco – un’eventuale transazione, secondo la dichiarazione di rinunciare a ogni “diritto e pretesa” nei confronti della società poteva diventare, invece, il passo sbagliato per un “condono” sulla “questione fondamentale per il futuro della centrale Enel di Porto Tolle: la bonifica e il ripristino ambientale dell’area, che è nel cuore di una riserva di biosfera Unesco e patrimonio unico nell’offerta turistica della regione Veneto e dell’Europa.”
“A Porto Tolle – conclude Bellan – nessuno vuole che si ripeta quanto visto a Pietrafitta,” dove la riqualificazione dell’ex centrale a lignite è un’incompiuta: secondo la stampa locale, la società costituita per gestirla è in liquidazione e il Noe ha accertato la criticità di natura ambientale afferente al superamento delle soglie di contaminazione e la presenza di rifiuti abbandonati all’interno dell’ex centrale Enel.
PORTO TOLLE, 19 gennaio – “Se Enel dice che questa sentenza dà atto della sua piena correttezza, ora Enel deve dare piena chiarezza sull’impegno alla bonifica della centrale di Porto Tolle: l’azienda non ha ancora quantificato le spese per il ripristino dell’area da dismettere, e questo passaggio è fondamentale per valutare qualsiasi nuovo investimento.” Il sindaco Claudio Bellan commenta così la sentenza che ha assolto gli ex vertici di Enel dall’ipotesi di disastro doloso per le emissioni della centrale.L’amministrazione di Porto Tolle è stato l’unicoComune a restare in giudizio, ed è stato “un passo giusto” perché – ribadisce il sindaco – un’eventuale transazione, secondo la dichiarazione di rinunciare a ogni “diritto e pretesa” nei confronti della società poteva diventare, invece, il passo sbagliato per un “condono” sulla “questione fondamentale per il futuro della centrale Enel di Porto Tolle: la bonifica e il ripristino ambientale dell’area, che è nel cuore di una riserva di biosfera Unesco e patrimonio unico nell’offerta turistica della regione Veneto e dell’Europa.”
“A Porto Tolle – conclude Bellan – nessuno vuole che si ripeta quanto visto a Pietrafitta,” dove la riqualificazione dell’ex centrale a lignite è un’incompiuta: secondo la stampa locale, la società costituita per gestirla è in liquidazione e il Noe ha accertato la criticità di natura ambientale afferente al superamento delle soglie di contaminazione e la presenza di rifiuti abbandonati all’interno dell’ex centrale Enel.
Commenta tramite Facebook
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.