LEGITTIMA DIFESA, TESTO MIGLIORABILE MA SALVIAMO LA DISCREZIONALITA’ DEL GIUDICE.
Il parlamentare del Partito Democratico Diego Crivellari interviene in merito al diritto di autotutela domiciliare e sul provvedimento approvato di recente dalla Camera dei Deputati.
ROMA 07/05/2017 – <In merito al provvedimento sulla legittima difesa domiciliare va detto che senza alcun dubbio è certamente migliorabile e ci sono gli strumenti legislativi per poterlo renderlo più chiaro e applicabile. La legittima difesa ha da sempre rivestito un problema giuridico di grande importanza, persino nelle sue possibilità interpretative. Penso che il testo sia da migliorare in attesa del suo passaggio al Senato, ma a mio avviso deve essere assolutamente salvaguardata la discrezionalità del giudice. Ognuno poi può riflettere su come estendere o non estendere la legittima difesa. Però, come hanno ricordato tra ieri e oggi analisti e osservatori al di sopra di ogni sospetto come il giudice Nordio, la bagarre sulla notte è dovuta al fatto che si è interpretato il termine “ovvero” non come congiunzione disgiuntiva, vale a dire sinonimo di oppure, ma in altro senso, generando l’equivoco.
In parole povere, non è vero che si possa reagire “solo” di notte. Nel nostro ordinamento vale la pena ricordare che il diritto all’autotutela domiciliare esisteva anche prima di questo provvedimento e rendeva necessario perché ciò diventasse lecito dei pre requisiti insindacabili come la necessità della difesa, l’attualità del pericolo, l’offesa ingiusta e una proporzione tra offesa e difesa. Il principio non è stato modificato ma il provvedimento è entrato nel merito delle circostanze del reato, cercando di rendere meno discrezionali l’uso o l’abuso della scriminante>. Così il parlamentare del Partito Democratico Diego Crivellari.