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SICCITÀ VENETO, SILVIA BENEDETTI (M5S), GOVERNO ANNUNCIA MILIONI DI EURO MA SENZA VERIFICA.

“Il Governo annuncia un pacchetto di investimenti per complessivi 700 milioni di euro nei prossimi anni ma senza spiegare come intenda verificare a livello nazionale, e in via preliminare, le opere irrigue esistenti e l’operato dei diversi consorzi né ha spiegato con quale cronoprogramma intenda realizzare la riprogettazione della rete idrica e di quella consortile”.

Così la deputata Silvia Benedetti (M5S) ha commentato  la risposta del Ministero delle Politiche Agricole al question time che ha presentato  ieri  sulle ripercussioni della siccità nel settore agricolo. “La siccità è un grave problema che sta investendo pesantemente anche il Veneto, in cui già dai rilevamenti effettuati a maggio si evidenziava un record rispetto alle condizioni degli ultimi anni. Il mondo agricolo, fortemente colpito dalla chiusura di centinaia di pozzi a causa dell’inquinamento da Pfass, non può essere lasciato solo a fronteggiare un ulteriore peggioramento della situazione.” Aggiunge Benedetti. “Il ministro Martina si si è soffermato sulla dotazione finanziaria che da sola non è sufficiente a garantire una corretta gestione della risorsa idrica in agricoltura, vista soprattutto la situazione a macchia di leopardo che ad oggi ne caratterizza la gestione – spiega la deputata % stelle – Da un lato infatti ci sono opere per le quali i soldi tardano ad arrivare, come il LEB, il canale che attraversa 100mila ettari e che è fondamentale per la stagione irrigua della nostra regione, e, dall’altro, consorzi che non garantiscono una trasparenza nella gestione dei fondi per gli interventi necessari. Inoltre il ministro dice che ‘proprio in questi giorni pervengono le proposte progettuali per l’efficientamento nell’uso dell’acqua in agricoltura con investimenti mirati atti a migliorare la capacità di accumulo delle acque e le modalità di gestione della risorsa idrica a fini irrigui’. Una questione nota da tempo e che testimonia come non ci sia ancora un cronoprogramma per la prevenzione della siccità ma che si è ancora alla fase embrionale della presentazione dei progetti”. “Senza pianificazione si rischia di replicare la cattiva gestione della risorsa idrica e dei soldi pubblici affidandosi all’onestà delle singole realtà territoriali.” Precisa Benedetti e conclude:  

“Attualmente il sistema degli invasi permette la conservazione del solo 11% delle acque di pioggia e queste riserve vanno invece migliorate; per questo proporrò, nella risoluzione che faremo come MoVimento 5 Stelle, sia un piano nazionale degli invasi, sia di velocizzare il completamento delle opere irrigue e  pubblicarne costantemente l’avanzamento dei lavori.”

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