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POSTE ITALIANE: POSITIVA AUDIZIONE NUOVA GOVERNANCE. NO A NUOVE CHIUSURE. POTENZIARE I SERVIZI ANCHE NEI PICCOLI COMUNI. CRIVELLARI: “ORA RIVEDERE LA CONSEGNA A GIORNI ALTERNI”.

ROMA 16/11/2017 – Questa settimana il nuovo Amministratore delegato di Poste Italia Spa Matteo Del Fante è stato audito dalle Commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati in merito alla situazione del gruppo e della rete degli uffici postali, alla luce delle disposizioni relative ai servizi postali nei piccoli comuni che prevede la legge sui piccoli Comuni approvata di recente (articolo 9 della legge 6 ottobre 2017, n. 158).

Così l’on. Diego Crivellari, membro della Commissione Trasporti della Camera, a margine dell’audizione:<Del Fante, nel delineare il quadro complessivo e i numeri dell’azienda (33 milioni di clienti, con oltre due milioni e mezzo di operazioni al giorno) ha escluso ulteriori chiusure e rimodulazioni orarie di uffici postali nei Comuni con popolazione minore di 5.000 abitanti. Noi avevamo già evidenziato, nelle scorse settimane, l’esigenza di aprire una fase diversa nel rapporto tra i territori e l’azienda: le garanzie portate in sede parlamentare dall’amministratore delegato paiono fortunatamente preludere all’avvio di na nuova stagione, che potrà lasciarsi alle spalle un periodo di gravi incertezze e di disservizi i cui effetti si sono scaricati troppo spesso su cittadini ed enti locali. L’effetto della nuova legge sui Piccoli Comuni – prosegue Crivellari – ha già dato una prima importante prova della sua validità: le chiusure di uffici postali e le riduzioni del servizio non fanno più parte del Piano Industriale trasmesso dall’azienda all’Agcom.

Adesso dobbiamo riuscire mettere in primo piano le potenzialità di un sistema così capillare e importante: i servizi connessi con l’arrivo della banda larga, il nuovo Piano Nazionale della logistica, i servizi di cittadinanza innovativi che potranno essere erogati sfruttando la presenza di Poste Italiane in tutto il territorio nazionale con i sui 12.822 uffici postali, magari partendo dalle tesorerie comunali che oggi non fanno più parte del business delle banche e degli istituti di credito e che potranno essere affidati all’azienda creando nuovi spazi di presenza della medesima sui territori. Chiederemo infine all’azienda di poter rivedere la consegna a giorni alterni e di valutarne obiettivamente l’impatto sul servizio e sui territori>.

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