La consigliera Bartelle replica con i “50mila euro restituiti” alle affermazioni fuorvianti e false del Consigliere Nicola Finco.
Venezia – “Come si può vedere nel mio sito, dove sono riportate le singole voci, ho restituito un totale di circa 50mila euro dal giugno 2015 al 31 ottobre 2017, soldi che vanno anche a implementare il fondo per il micro credito alle imprese”
replica così la consigliera regionale Patrizia Bartelle al comunicato stampa del consigliere Nicola Finco, pubblicato sul sito istituzionale, in cui dichiara “I cinque consiglieri pentastellati quando si parla di soldi predicano bene ma razzolano malissimo: non hanno mai rinunciato alle indennità e nemmeno alla diaria che percepiscono interamente. Vorremmo tanto capire quanti dei soldi che dicono di mettere da parte sono stati restituiti o distribuiti. Nessuno sa che fine abbiano fatto” “Il mio reddito è il più basso di tutti i consiglieri della Regione Veneto, – prosegue la Bartelle – non ho mai percepito alcuna indennità di carica o di funzione, non ho richiesto l’assegno di fine mandato come invece è stato fatto dal Consigliere Finco nonostante le promesse in campagna elettorale di non chiederlo per ridurre i costi della politica.
“Tutto tracciato e documentato, da sempre, – puntualizza la Bartelle – perché da sempre la trasparenza su come spendo i soldi di tutti i Veneti sono tra le mie principali basi per essere considerata una loro corretta dipendente e cerco nel mio piccolo di ridurre i costi dei politici almeno, restituendo ciò che non mi serve per l’attività istituzionale, anche il Consigliere Finco è così trasparente e preciso come nel mostrare come e quanto spende per la sua attività istituzionale?” “Tutto questo per dire al Consigliere Finco di fare bene i conti, prima di accusare sparando nel mucchio – conclude la Bartelle-“.
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