Lions Club “Contarina-Delta Po” AL PRIMO POSTO, IL SERVIZIO.
PORTO VIRO-(RO)-Come ti trasformo una tradizionale Serata di Apertura dell’anno sociale di un club in una vera serata Lions, in cui confluiscono e si mescolano storia personale, amicizia, entusiasmo e service: i pilastri dell’autentica vita lionistica.
“Sono entrato nel club nel 2012 – esordisce il Presidente Mauro Zennaro – presentato da un socio fondatore, il compianto Paolo Pianta, essendo presidente Patrizio Tamburin, un indimenticato socio che ci ha lasciato troppo presto, e la consegna di una cane-guida ad una ipovedente, il top tra i grandi Services Lions. A ciò si aggiungeva l’emozione di appartenere ad un club ricco di personalità e professionalità, e che celebra quest’anno il 55.o anno di vita: c’è già di che essere orgogliosi”.
E dopo aver ringraziato per la fiducia dei soci, Zennaro esprime l’intenzione di impegnare il Club su quelli che ha chiamato “Progetti di continuità”, mettendo l’accento sul “Cambiamento” come comune denominatore e motore del programma sociale, e il Service come centro dell’attività Lions. “Per tutto questo – conclude Zennaro – chiedo la collaborazione di tutti voi soci, auspicando un ruolo di protagoniste anche da parte delle vostre famiglie”.
Quindi passa il testimone al Presidente del Centro Italiano Lions per la raccolta di occhiali usati, chiamato a “dare la carica” al club. Si chiama Mauro Imbreda (a sx nella foto; accanto a lui il presidente Zennaro e davanti, con guidoncino, Alessandro Paganin, l’officer del Club), ed è uno che rappresenta plasticamente la figura del Lions, sognatore e pragmatico ad un tempo. “Il sud del mondo ha bisogno dei nostri occhiali usati”, esordisce Imbreda. E l’Italia risponde con uno dei 20 centri di raccolta sparsi nel mondo (di cui tre in Europa), 20 anni dì attività, 4 milioni di occhiali raccolti, 2 milioni rimessi in circolo, 1 milione in magazzino, pronto per essere restaurato e consegnato a chi ne ha bisogno, soprattutto in Africa e Sudamerica, oltre alle recenti iniziative per le RSA italiane: il tutto, con un solo dipendente, 10 volontari al giorno (tre lions e sette di altri volontari e lavoratori socialmente utili). “La macchina costa circa € 100.000 annui, con la sede sociale a Chivasso e il laboratorio a Torino. E la nostra attività soddisfa almeno tre Cause Globali supportate dal Lions International: la vista, ovviamente; l’ambiente, in quanto ricicla e non scarta; e infine i giovani, perché un congruo numero di montature è destinato ai ragazzi che studiano nella Scuola Pubblica di ottica”. Il Service al centro dell’attività lionistica? Questa sera se ne è avuta la dimostrazione lampante. Orazio Bertaglia
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