Arte al chiaro di luna.
ADRIA-(RO)-Nell’ambito della rassegna “Arte al chiaro di luna” promossa dalla Fondazione Franceschetti e Di Cola, venerdì 9 agosto l’appuntamento della Pro Loco ha offerto una diversa visione del patrimonio culturale della Città, che non finisce mai di stupire e di offrire nuovi spunti di riflessione.
A fare gli onori di casa Lucia Tiozzo, segretario della Fondazione Di Cola, che ha ricordato come la cultura trovi sempre posto presso la Fondazione.
Durante la serata sono stati proiettati i sei video facenti parte del progetto di promozione turistica “Adria: città delle meraviglie”, realizzati da Samuele e Sabrina di Qual Buon Veneto in collaborazione con la Pro Loco, Asso Ferrini Onlus e con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Le stupende immagini di chiese, teatri, scorci, hanno coinvolto gli spettatori portandoli alla scoperta della storia cittadina.
Una parte della serata è stata dedicata agli eventi luminosi della Chiesa della Tomba, che accadono da oltre ottant’anni, ma che sono stati riscoperti lo scorso anno grazie ad un cambio di orario delle funzioni religiose della festa dell’Assunzione. Si è notato, quindi, che il 15 agosto, qualche minuto prima delle ore 17.00, un raggio di sole proveniente dall’oculo della cupola posto ad ovest, centra pienamente il volto della Vergine raffigurata nell’affresco dell’abside intitolato “Trinità, Madonna Assunta, Apostoli e Santi”. Da quel giorno è iniziato un monitoraggio giornaliero del ciclo solare curato dal volontario della Parrocchia Eugenio Andriotto che ha permesso di scoprire altri eventi luminosi.
Il sig. Andriotto, presente alla serata con alcune testimonianze fotografiche, ha dunque, raccontato la sua particolare esperienza che l’ha portato ad osservare i fasci di luce che penetrano dagli otto oblò della cupola riscontrando altri due fenomeni oltre a quello del 15 agosto: l’illuminazione della corona dell’Assunta il 22 agosto (nella cosiddetta ottava dell’Assunta, festa della Beata Maria Vergine Regina) e l’illuminazione del volto, anche se in tono minore, l’8 settembre, giorno della Natività della Beata Vergine Maria.
La presidente della Pro Loco, Letizia Guerra, coadiuvata dalla vicepresidente Silvia Trevisan e dalla segretaria Maria Beatrice Pizzo, ha illustrato alcune considerazioni, elaborate per l’occasione, sul possibile e probabile legame degli effetti luminosi con chi ha progettato la cupola, l’arch. Giambattista Scarpari, e l’artista che ha realizzato l’affresco, Antonio Maria Nardi, uno dei pittori più prolifici fra le due guerre in campo chiesastico nella provincia di Rovigo. Durante il momento di approfondimento è stata analizzato anche l’ orientamento della Chiesa che segue l’antico criterio Versus Solem Orientem (a forma di croce, con l’abside rivolto ad est), la cupola dal suo interno, a configurazione ottagonale, richiamante la forma dell’antica vasca battesimale e dello scomparso battistero di San Giovanni, annesso alla Chiesa, e rilevato come al centro della cupola stessa spicchi il trigramma del nome di Gesù, segno distintivo dei luoghi francescani. Sarà opportuno, quindi, intraprendere uno studio più approfondito della cupola e una valorizzazione dell’opera dell’artista Nardi, autore anche di due pale presenti sempre presso la Chiesa della Tomba, del disegno della finestra semicircolare divisa in tre parti (detta “finestra termale) posta sulla facciata della Cattedrale e di alcuni affreschi presso la Chiesa di San Giacomo a Bellombra.
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