Festival Tensioni 2022-Sul palco i bambini green del post-disastro climatico.
ROVIGO–Frenesia al Censer di Rovigo, dove è in allestimento il Festival di arti e sguardi sul Presente, Tensioni-Geografia delle relazioni, dedicato quest’anno ad “ecologia ambientale, sociale e mentale”. Il prossimo week-end, 1-2 ottobre, saranno due giorni di incontri, mostre visive, pensieri e performance, secondo un fitto programma scaricabile da www.lafabbricadellozucchero.com e distribuito dalla cargo-bike nera che in questi giorni, si è vista passare per il centro di Rovigo.
Oltre al concerto di Erio, che apre stasera (30 settembre) il Festival, sono in programma tre spettacoli dal vivo di arte performativa, assolutamente imperdibili, per la novità creativa nel panorama nazionale ed internazionale delle tre compagnie presenti: la veneta Babilonia Teatri di Enrico Castellani e Valeria Raimondi, i danzatori coreani di Park Na Hoo company e la campana Borderline Danza. Tutti ad ingresso libero e gratuito.
MULINOBIANCO di Babilonia Teatri-Un teatro pop rock punk, quello di Babilonia teatri, che (domani) sabato alle 21.30, in sala Bisaglia al Censer, porta in scena “Mulinobianco, back to the green future”: un alternarsi di interrogativi e potenti scene post-disastro climatico, dove due bambini si districano nella natura imponente, che ha ormai invaso i resti di una civiltà autodistruttiva e distrutta. Tutto l’armamentario consumistico del mondo occidentale, o quel che ne rimane, appare ridicolo nella sua essenza e diviene un’occasione dolorosa di riflessione “a posteriori”: una nostalgica banana penzolante da un albero posticcio di un qualche stand superstite di un centro commerciale, incapsulata dentro una busta sottovuoto, rimanda ferocemente al rapporto moderno dell’uomo con il cibo, trasportato in navi cargo da una parte all’altra del globo. In scena ci sono i giovanissimi Ettore e Orlando, figli della coppia dei direttori artistici e autori, Enrico Castellani e Valeria Raimondi. Una produzione Babilonia teatri e La Corte ospitale con Operaestate festival Veneto.
THREE AIRS/TWO DOORS/THREAD di Park Na Hoon dance company-Arriva direttamente da Seoul, il pluripremiato spettacolo di danza contemporanea tripartito “Three airs/Two doors/Thread”, della compagnia Park Na Hoon dance Company, diretta dal coreografo e danzatore Park Na Hoon: “miglior artista esordiente” nel 2003 secondo l’Arts council Korea (Arco) e premio Performing arts market (Pams) a Seoul, nel 2007, per la coreografia “Three Airs”. La compagnia è frequentemente ospite di residenze artistiche in Europa e collabora con diversi progetti di formazione internazionali. Il primo segmento coreografico, “Three air” (Tre respiri), è stato ospite, in diretta streaming a Tensioni 2021, ma ora potrà essere goduto in esclusiva con l’intera coreografia dal vivo, (domani) sabato 1° ottobre, alle 19, nello spazio B del Censer. In scena i danzatori: Park Na Hoon, Kang Yo Sub, Son Dae Min, Joo Jung Hyun e special guest, Sin Yung Gu. “Three airs” sublima il desiderio di ricostruire il rapporto con la natura: la bellezza del fiore di loto nella cultura orientale simboleggia la rinascita in un mondo contaminato. La coreografia simboleggia la vita di un organismo composto da tre vite-danzatori, che fluttua nell’aria. “Two doors” (Le due porte) è l’autoindagine critica e contraddittoria verso sé stessi, che spinge a rispondere Sì o No alle domande, scegliendo una delle due porte. Thread (Il filo) rappresenta il sottile e fragile filo che collega l’essere umano alla natura.
PARI INTERVALLO: CONCERTO PER CORPO, VOCE E STRUMENTO di Borderline Danza-Domenica 2 ottobre, alle 15 e trenta, nello spazio B del Censer, va in scena “Pari intervallo: concerto per corpo, voce e strumento” un lavoro di ricerca coreografica di Borderline danza , iniziato qualche anno fa ed arrivato all’apice della sua forma massima nel 2021, versione rappresentata a Tensioni. Si risolve in tante chiavi di lettura e risultanti interpretative. Concept, regia e coreografia sono di Claudio Malangone; autori e intepreti: Luigi Aruta, Adriana Cristiano, Antonio Formisano, Giada Ruoppo, con la voce di Annalisa D’Agosto e lo strumento di Alessia Sorrentino. In esecuzione musiche di Cortini, Bach e Vivaldi. “Pari intervallo”, come suggerisce il titolo, è un’opera multidisciplinare in cui domina la dialettica tra immagine e sguardo che taglia trasversalmente i singoli linguaggi che la definiscono: danza, musica, lirica. La performance vuole dare allo spettatore un’area espansa da abitare, dove, in un rovesciamento di senso e di ruolo, il destino del singolo collima col destino di molti. La compagnia di Malangone è reduce da festival internazionali di danza in Portogallo ed in Vietnam e si contraddistingue per la ricerca sui processi neurobiologici umani e sulla decodifica dei linguaggi.
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