Politica

Corbola: allevamento avicolo, Bartelle (M5S)”Il Bassopolesine non è il ricettacolo di aziende avicole che non hanno più spazio in Emilia Romagna e nelle province Venete”.

La consigliera regionale penta stellata Patrizia Bartelle interviene in merito alla questione dell’allevamento di polli previsto nel territorio del comune di Corbola, su un’area di tre ettari, tra la località Basson e la località Spin. Un nuovo progetto per il quale è fissato per il 2 Luglio la scadenza delle osservazioni sulla costruzione –si legge nel progetto-“ di cinque capannoni in grado di contenere complessivamente 345mila polli destinati all’accrescimento da carne”.

“Chiedo attraverso i mezzi di comunicazione, alla ditta proponente del progetto e al sindaco Michele Domeneghetti, di spostare il dibattimento del nuovo allevamento avicolo alle ore 21 del 23 Maggio, anziché alle 9 dello stesso giorno. Questo per dare la possibilità alla popolazione di ascoltare direttamente la proposta da parte dei titolari dell’allevamento avicolo, in un orario più appropriato agli impegni quotidiani dei cittadini.” “Fissare l’incontro alle 9 di mattina, in un giorno fra settimanale, viene visto come un’azione che vuole nascondere qualcosa alla cittadinanza – incalza la Bartelle- Il progetto presentato in provincia dalla ditta proponente l’allevamento avicolo, se è come gli altri che si sono proposti a Polesine Camerini e quelli già esistenti nel territorio non porterà benefici in termini di posti di lavoro, se non per pochissime unità che si contano su una mano. Porterà di certo il deprezzamento dei terreni circostanti e del valore immobiliare anche dei comuni confinanti, al di là del fiume Po. Per questo invito il presidente della provincia Marco Trombini a fermare le autorizzazioni degli allevamenti intensivi e a convocare un tavolo di lavoro, per fare un censimento sulla presenza degli impianti con lo scopo di vagliare l’impatto delle attività nel contesto territoriale, perché il Bassopolesine non è il ricettacolo di aziende avicole che non hanno più spazio in Emilia Romagna e nelle province Venete”

“I nuovi allevamenti intensivi comportano un aumento del traffico pesante, necessario per il trasporto del mangime e dei pulcini prima e pollina e polli dopo-dichiara Devis Casetta, Biologo con Studio di Ecologia Applicata a Padova-. Una serie di attività che hanno un impatto rilevante che necessitano di un’autorizzazione integrata ambientale(Ippc).A queste si aggiunge il disturbo olfattivo, un fenomeno che può interferire negativamente con lo stato di benessere dell’organismo umano e può essere causa di indubbio e persistente fastidio per la popolazione”. Per questo motivo la consigliera Patrizia Bartelle presenterà con la consulenza del biologo Casetta, una proposta di legge sulla questione odori, che metterà ordine e consentirà agli operatori di muoversi nella certezza delle regole e alla popolazione di non subire il disagio delle molestie olfattive di queste attività.

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