AdriaComunicati stampa

Cantiere Navale Vittoria è stato acquisito all’asta dal Gruppo Cavazzana-Garantiti creditori e lavoratori.

ADRIA-(RO)-Lo scorso martedì 17, a 24 ore dalla chiusura dell’asta competitiva per l’acquisizione del cantiere, nell’ambito della procedura del piano di ristrutturazione omologato, si è tenuta presso la Regione Veneto la riunione dell’Unità di Crisi. Oltre ai rappresentanti delle parti sociali FIM, FIOM, UILM, hanno partecipato anche i rappresentanti dell’azienda, la Confindustria di Rovigo e la società aggiudicataria della gara.

Antonio Silvestri, Segretario Generale FIOM CGIL Veneto, e Davide Benazzo, Segretario Generale FIOM CGIL Rovigo, hanno dichiarato:
“Dopo mesi di incertezze, finalmente si compie una fase cruciale della difficile vertenza del Cantiere Navale Vittoria, una vicenda che ha preoccupato per mesi la comunità di Adria e i lavoratori e le lavoratrici impiegati. Come confermato dal Dott. Cavazzana, titolare del gruppo vincitore dell’asta, la proposta di acquisto non solo offre ai creditori una cifra significativamente superiore rispetto alle precedenti, ma garantisce, in caso di approvazione da parte dell’assemblea dei creditori, anche il passaggio diretto di tutti i lavoratori, con il mantenimento integrale dei diritti e delle condizioni economiche precedenti.
Durante l’incontro, il Dott. Cavazzana ha inoltre sottolineato la volontà di operare una netta discontinuità gestionale e operativa rispetto al passato, evidenziando la necessità di rafforzare l’organico e le competenze interne.

Il prossimo ostacolo è rappresentato dal voto dei creditori, il cui esito positivo è fondamentale per garantire la continuità di una realtà produttiva di grande importanza per un territorio già duramente colpito dalla crisi economica e industriale.
È ancora troppo presto per festeggiare. Anche se il voto dei creditori sarà favorevole, i lavoratori si trovano ad affrontare una fase di ripresa lavorativa che resta costellata di incertezze. Tuttavia, il risultato raggiunto finora è dovuto soprattutto alla tenacia dei lavoratori, che rappresentano il vero valore del cantiere, alla determinazione di FIM, FIOM e UILM nel difendere i loro interessi, e all’impegno di tutti i membri dell’Unità di Crisi, a partire dai responsabili delle unità di crisi aziendali.”

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