Venezia-La consigliera regionale Patrizia Bartelle (IIC)Interviene sul caso ambientale di Villadose.
“ Sono trascorsi poco più di due mesi e ancora non si sa bene cosa abbia provocato gli odori pungenti usciti dai tombini della rete fognaria pubblica situati in via San Leonardo a Villadose.
Una situazione che venne segnalata da un cittadino attorno alle 23.30 del 12 Dicembre scorso , riscontrata poi, dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco che giunsero tempestivamente sul posto. I carabinieri, a loro volta, allertarono il personale di prontadisponibilità Arpav che giunse sul posto verso le 00.29,”riscontrando un lieve odore di solventi (etile acetato),tipico di un’attività produttiva del loco e rilevando alcuno scarico in atto”-si legge nel verbale di Arpav-.Dal sopraluogo effettuato da Arpav , i tecnici ritennero opportuno dare seguito alla richiesta al gestore Acquevenete, per capire quali sono le caratteristiche delle acque reflue produttive che la ditta è autorizzata a scaricare in fognatura, con particolare riguardo a quelle maggiormente odorigene. “Una richiesta per la quale abbiamo chiesto informazioni in merito direttamente ad Acquevenete-puntualizza la consigliera regionale Patrizia Bartelle-ma ancora non abbiamo ricevuto risposta. Come non vi è stato ancora seguito all’incontro organizzato al teatro di Pezzoli di diversi mesi fa, occasione in cui i sindaci di Villadose Gino Alessio e di Ceregnano Ivan Dall’Ara, ora, anche presidente della provincia, dissero, su richiesta del comitato terre nostre di Villadose che avrebbero reso maggiormente partecipe la cittadinanza su quanto accade nel territorio, con l’istituzione di un tavolo ambientale, a seguito della raccolta firme dei cittadini di due anni fa” Patrizia Bartelle
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