Il Comune di Adria dovrà sborsare ulteriori somme per il caso dei Borghi autentici.
ADRIA-E’ approdato nuovamente in consiglio comunale il caso dell’associazione Borghi Autentici d’Italia. I consiglieri Comunali nella seduta pubblica di lunedì 1 agosto, hanno votato la variazione al bilancio comunale, tecnicamente un debito fuori bilancio, dovuto per la sanzione pecuniaria comminata dalla prefettura di Rovigo al Comune di Adria, per l’importo di circa 4mila e 800 euro, oltre alle spese legali che porterebbero ad un costo complessivo di circa diecimila euro di fondi comunali.
10mila euro che ora il Comune dovrà pagare dopo che la Prefettura, il giudice di pace e il tribunale, hanno certificato la valenza delle constatazioni della guardia di finanza, che ha dimostrato che l’associazione Borghi Autentici d’Italia ha agito per interesse personale non avendo i requisiti per essere qualificata come ente di diritto pubblico.
La vicenda trae origine durante l’amministrazione Barbuiani, dal processo verbale di accertamento e contestazione della guardia di finanza di Adria per il progetto “Adria-borgo autentico nelle terre dei grandi fiumi” finanziato dal Gal Polesine Delta Po nell’ambito del “programma di sviluppo rurale per il Veneto 2007-2013” Era infatti il 2017 quando, in seguito ad un verbale notificato dalla guardia di finanza, la Prefettura di Rovigo notificava al Comune di Adria l’ordinanza-ingiunzione, con la quale veniva contestata la mancata indicazione del Codice Identificativo Gara (CIG) per la tracciabilità finanziaria dei bonifici di pagamento eseguiti dal Comune in favore dell’Associazione “Borghi Autentici d’Italia”. Una violazione dell’art.3, comma 5, della L. 13.8.2010 n. 136, per la quale veniva comminata dalla prefettura di Rovigo una sanzione pecuniaria al Comune di Adria. A quel punto la giunta Comunale(con delibera n.129 del 28 giugno 2017), presentò ricorso, per un impegno di spesa di 1.600 euro dovute per pagare l’avvocato che seguì il procedimento. Il ricorso fu però rigettato anche dal giudice di pace di Rovigo, il 30 marzo 2018 (con sentenza n.59/2018), che ne dispose la compensazione delle spese legali tra le parti. Il commissario straordinario, su indicazione del dirigente Lavori pubblici E. C. (con nota del 20 marzo 2018 n 9547) decise di impugnare la sentenza davanti al tribunale di Rovigo e nel contempo la prefettura di Rovigo, si costituì in giudizio per rigettare l’appello. Il ricorso costò al Comune circa 2mila e 700 euro di spese legali. Con la sentenza n.233 del 11 marzo 2022, il tribunale di Rovigo rigettò l’appello e dispose il pagamento della sanzione E la compensazione delle spese legali al Comune. La Prefettura di Rovigo, alla luce degli esiti del contenzioso, in data 14.4.2022 ha notificato al Comune di Adria la sanzione pecuniaria di circa 4mila 800 euro, oltre alle spese legali.
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