Adria toglierà la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e la concederà a Giacomo Matteotti.
Il Veneto che Vogliamo-Coordinamento polesano–Appoggiamo la proposta dell’Amministrazione Comunale di Adria di togliere la cittadinanza a Mussolini e di riconoscerla a Matteotti.
Questa proposta ha scatenato polemiche e articoli, alcuni degni del ventennio. Non poteva mancare “ha fatto anche cose buone”…della serie i treni arrivavano in orario. Se non fosse materia seria, sarebbe da riderci sopra. Ma il fascismo non ha mai fatto ridere. Evidentemente, a dispetto di chi sostiene che ci sono cose più urgenti (ci sono sempre cose più urgenti) , sono state toccate ‘corde’ sensibili, ma questo si sapeva. Del resto siamo la Regione in cui l’assessore Donazzan canta allegramente faccetta nera, rivendicando con orgoglio le sue radici fasciste.
Pochi giorni fa un pugile si è presentato sul ring esibendo tatuaggi del nazismo. Gli episodi sono tantissimi, al punto che non sono più episodi, ma una sub cultura fascista che emerge. Dice bene Spinello che il fascismo va combattuto culturalmente, ma dice male quando derubrica questa proposta ad operazione di facciata. Togliere la cittadinanza è un atto dovuto e non è giustificato dal fatto che sia stato lì fino ad ora. Nemmeno le linee ferroviarie fatte durante il fascismo sono un motivo, checché ne scriva qualche nostalgico. Il fascismo era e resta una dittatura che ha portato l’Italia in guerra, dopo essere nato e essere andato al potere attraverso violenze e assassinii, fra i quali quello di Matteotti. Quindi si, combattere il fascismo culturalmente significa anche rimettere a posto le cittadinanze, togliendola a chi di onore non ne ha portato all’Italia, per darla a chi invece per l’Italia, la democrazia e la giustizia sociale ha dato tutto. Vita compresa.
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