Fatti non parole.
ADRIA-Il movimento politico impegno per il bene comune di Adria risponde alle polemiche sollevate dai partiti ( che tentano di classificare la giunta civica inconcludente), con 4 milioni di euro investiti in lavori pubblici e manutenzioni varie, in questo primo anno e mezzo di amministrazione. E lo fa, sottolineando la conclusione di opere, per le quali i cittadini aspettavano da anni delle risposte in termini di servizi. Dal semaforo di Baricetta, quale misura di sicurezza per la viabilità e dissuasore per gli automobilisti amanti della velocità, alla ciclabile nel quartiere di Amolaretta che permette ai ciclisti di spostarsi in sicurezza nel centro città. Un’opera resa fruibile alla comunità, dopo vent’anni di attesa, dal gruppo di lavoro civico che ha sbloccato un’altra situazione risalente al consiglio comunale del 2003, quando si definirono nel piano di lottizzazione ”Adria International Raceway” dei fondi a beneficio di opere di interesse comune. Soldi utilizzati quest’anno, per la sistemazione della strada arginale che collega Mazzorno Sinistro con Cavanella Po. Tratto stradale limitato al transito dei residenti per un evidente dissesto del manto stradale, dopo anni di mancata manutenzione. E in via di conclusione lavori, la rampa di collegamento tra la Piovese e i residenti della località Campelli/Passetto, quale risposta alle numerose segnalazioni dal 2012 ad oggi, per le pessime condizioni del ponticello sullo scolo Bresega. ”Probabilmente gli esponenti politici che ci attaccano mediaticamente, -dichiara l’assessore Marco Terrentin- sono stati colpiti da una sorta di sindrome da non prestazione.
Ecco di seguito la sintesi delle opere pubbliche: Per gli edifici scolastici del comprensorio (400mila euro).Per la riqualificazione energetica alla scuola Manzoni(70mila euro).Per gli edifici pubblici che saranno sistemati di fruizione pubblica,saranno spesi 220mila euro per palazzo Cordella. Interventi per l’abbattimento barriere architettoniche (20mila euro),in corso d’opera la riqualificazione del Circolo dei signori(120mila euro).Percorso ciclopedonale di Valliera(200mila euro)luogo dove verrà realizzata prossimamente la variante del marciapiede (90mila euro).Per gli interventi di asfaltatura sono stati spesi 650mila euro (per le vie Marconi, Garibaldi, Filiberto, Pozzato, Marcanta, Piantamelon, Traversagno e tratto argine Po, Mazzorno-Cavanella)e sono stati già stanziati a capitolo, 120mila euro per altri lavori di intervento previsti in via Pozzato, via Curicchi, via Filiberto e nella famosa curva dell’obitorio. A migliorare la sicurezza stradale i 33mila euro per segnaletica orizzontale, realizzata anche nel tratto Orticelli-Fasana. Sistemato il manto stradale di via Ciceruacchio ( tra Mazzorno e Cavanella)via Canaletti e riviera Eloisa a Ca Emo per 40mila euro. Dopo 40anni è tornata al suo antico splendore la piazza davanti la chiesa di Carbonara(30mila euro),e altri interventi sono stati realizzati in piazza Cavour (20mila euro).Per la manutenzione dei cimiteri,ed estumazioni, spesi 120mila euro. Verifiche statiche ponti per 20mila euro. Rimozione dell’eternit dal Bettinazzi per 20mila euro. E’ stata migliorata la rete fognaria e di scarico acque bianche in Amolaretta , via Leonardo Da Vinci, via Parri a Valliera, ripresa di sponde arginali cedute e sistemati scoli di scarico per 150mila euro. A questi si aggiungono gli importanti lavori all’illuminazione pubblica, alla manutenzione e sfalcio del verde, agli investimenti sui parchi gioco e gli attraversamenti pedonali.
“Un’amministrazione deve creare le condizioni per le quali le cose migliorino,-commenta il sindaco Barbierato- ecco perché noi, investiamo e continuiamo a lottare a fianco delle comunità, sia per le scuole frazionali sia per i servizi sanitari, a differenza della minoranza che va nelle frazioni solo quando è il momento di raccogliere i voti”.Concludendo con uno sguardo al futuro, l’assessore all’urbanistica Marco Terrentin Annuncia ” Per la primavera prossima andremo ad approvare il piano degli interventi, che darà modo ad Adria di rilanciarsi dopo trent’anni di immobilismo ”
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