Apre a Loreo il Festival Antichi organi del Polesine-Con Sartore un giro tra le sonate dei Morandi.
LOREO-(RO)-Parte da Loreo (Ro) il Festival Antichi organi del Polesine edizione 2024, il programma concertistico curato da Nicola Cittadin e l’organizzazione di Asolo musica, con l’ormai tradizionale partenariato dei comuni di Loreo, Lendinara, Giacciano con Baruchella, Porto Tolle e Rovigo. L’evento culturale ha il patrocinio delle due diocesi di Chioggia e di Adria-Rovigo e della Provincia di Rovigo, e l’indispensabile disponibilità delle parrocchie sede degli strumenti.
Lo splendido organo Gaetano Callido opera 239 del 1787, che fa bella mostra di sé nella controfacciata della chiesa dell’Assunta di Loreo, stamani (28 novembre) si è fatto strumento didattico per gli allievi delle scuole medie ad indirizzo musicale dell’Ic Loreo, sotto la guida dei maestri Nicola Cittadin e Federico Pupo; mentre domani sera, 29 novembre, alle 21, si esibisce in un grande concerto, guidato alla consolle dall’organista Luca Sartore, polesano di adozione. L’ingresso è libero e gratuito. Informazioni sulle pagine Facebook @antichiorganipolesine e @cantantibusorganis.
Questo strumento è un brillante esempio della tecnica costruttiva del “maestro d’organi” Gaetano Callido (1727-1813), l’eccelso organaro che operò in tutti i territori della Serenissima ed, in particolare, nelle Marche, cui pare aver destinato un quarto della sua produzione. Per questo motivo, un prolifico organista e compositore marchigiano come Pietro Morandi (1745-1815), allievo di padre Martini e, poi, suo figlio Giovanni Morandi (1777-1856) scrivevano le partiture indicando precisamente i registri tipici degli organi costruiti da Callido. La musica dei Morandi nasceva dunque, per essere suonata da strumenti proprio come quello di Loreo.
Il concerto, che è intitolato “L’armonica filiazione. Padre Martini e la famiglia Morandi: tre generazioni di maestri”, è un brillante assaggio delle loro composizioni su un organo loro contemporaneo. Alla consolle c’è l’organista Luca Sartore, che ha fatto la scelta di vivere nella bellezza naturale del Delta polesano, e che è particolarmente ferrato proprio su questi brani, tanto che sta per pubblicare un disco sull’opera omnia di Giovanni Morandi per l’editrice Da Vinci classics. Un programma musicale ghiotto quindi, vista l’assoluta godibilità del repertorio di questi compositori, che parte da Padre Giovanni Battista Martini (Toccata e fuga per l’offertorio in sol maggiore e Sonata in sol maggiore), passa per Pietro Morandi (Concerto II con l’imitazione del flauto dolce) ed esplode con le pastorali e le sonate di Giovanni Morandi.
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