Concerto con l’organo Bazzani di Ca’ Venier, risuona la storia del territorio.
CA’ VENIER – PORTO TOLLE (RO), 7 dicembre 2023 – Il terzo appuntamento col festival Antichi Organi del Polesine è l’ormai tradizionale concerto dell’organo di San Nicolò a Ca’ Venier, atteso in tutto il Delta. L’evento organistico è programmato per domenica 10 dicembre, alle ore 17. Quest’anno il programma musicale è un grande classico per organo e tromba, fra Settecento e Ottocento inoltrato. Alla consolle dell’organo il giovane cremasco Nicola Dolci, alla tromba Alberto Bardelloni. Ingresso libero e gratuito.
L’evento è organizzato da Asolo Musica e la direzione artistica di Nicola Cittadin, nell’ambito del circuito regionale Cantantibus organis, un progetto per la valorizzazione del patrimonio organario veneto, col sostegno di Mic, Regione del Veneto, Fondazione Rovigo cultura e Comune di Porto Tolle, il patrocinio della Diocesi di Chioggia e della Provincia di Rovigo e la collaborazione della Parrocchia di Ca’ Venier.
Il motore sonoro del concerto è l’antico organo costruito nel 1887 da Giacomo Bazzani (figlio di Alessandro) dell’ultima dinastia di organari della Scuola Veneta, che lavorava col nome di “Premiata fabbrica veneta d’organi Pietro e nipoti Bazzani”. Essendo i Bazzani di origini pordenonesi, ancora oggi nel Friuli si trovano diversi strumenti simili e coetanei di quello di San Nicolò, costruiti dalla medesima ditta organaria. Uno strumento ottocentesco, molto diverso per struttura e quadro fonico, da quelli del celebre maestro Callido (1727-1813); originariamente presentava i tipici registri bandistici e operettistici molto in voga nell’Ottocento, ma un intervento ricostruttivo del 1900 lo ridusse ad una fonica più sobria, secondo il nuovo gusto sinfonico. Fa abbastanza impressione pensare che questo organo Bazzani di San Nicolò, guarda entrare i fedeli in chiesa da un secolo e mezzo, dalla cantoria in legno della controfacciata: ha cantato per le feste, esultato per i battesimi e pianto per i funerali. È l’identità musicale del territorio, un patrimonio della comunità da valorizzare e “sentire” come proprio.
In questo spirito di riscoperta e riappropriazione dello strumento e della sua identità sonora, il Festival propone un concerto di classici per tromba ed organo: un viaggio musicale tra Settecento e Ottocento, in cui si succedono brani per organo solo e brani scritti per tromba e orchestra, in cui l’organo supporta la tromba come farebbe un’orchestra. Da segnalare, due composizioni per organo solista di Vincenzo Petrali (1830-1889), detto “il principe degli organisti”, per essere il più importante del suo tempo. Il suo nome è particolarmente legato al Polesine, poiché inaugurò l’organo monumentale della chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Fratta Polesine. In programma c’è poi un brano barocco, una “ciaccona” (forma musicale derivante da una danza del Cinquecento spagnola o, forse, latinoamericana) in Si bemolle maggiore, di Johann Bernhard Bach (1676-1749), secondo cugino del più noto Johann Sebastian.
Spazio ai giovani in questo concerto, in cui l’organista è il giovane Nicola Dolci, diplomato con lode e menzione d’onore ai Conservatori di Brescia e Verona, vincitore di diversi premi nazionali ed internazionali, concertista, insegnante d’organo all’Istituto diocesano di musica “Santa Cecilia” di Brescia e organista della basilica di Santa Maria della croce a Crema. Alberto Bardelloni è un brillante concertista e solista sotto direzioni prestigiose (Riccardo Muti, Giuseppe Sinopoli, Daniele Baremboim e tanti altri) e in importanti orchestre (Brescia wind orchestra, Orchestra da camera di Treviso, i Musici di Vivaldi); attualmente si dedica alla musica da camera come solista con gli “Ottoni di Brescia” ed il “Trio entrèe” ed insegna Tromba al Conservatorio Lucio Campioni di Mantova.
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