A Corbola, un Po’ di Confusione e Perplessità sulle Dimissioni di Marina Bovolenta.
CORBOLA-(RO)-Riceviamo e pubblichiamo le righe scritte dall’ex sindaca di Corbola Marina Bovolenta.
“Sono stata capolista, non candidata sindaco, in una lista che ha perso per 27 voti su 1300 votanti e 1800 elettori. Ero d’accordo con il mio gruppo di appartenenza che mi sarei dimessa da consigliere comunale per motivi familiari e così ho fatto la mattina dell’11 giugno recandomi personalmente in municipio. Nel pomeriggio mi veniva comunicato dall’ufficio del Comune che le mie dimissioni non erano valide perché non mi era stata ancora notificata ufficialmente l’elezione a consigliere.
Quindi il mattino successivo mi sono recata in municipio nuovamente per ricevere dal messo comunale la notifica ma non ho più presentato le dimissioni, data l’insistenza del mio gruppo perché restassi in carica; ho provveduto invece a presentare i documenti richiesti dalla notifica per accedere alla designazione di consigliere comunale di minoranza. La sera mi viene comunicato dall’ufficio comunale che le mie dimissioni erano valide anche se non precedute dalla notifica!
Sono rimasta perplessa e confusa: sono stata sindaco 2 volte quando si andava a giurare a Rovigo in Prefettura dopo un mese dall’elezione e 2 volte quando la proclamazione a sindaco avveniva al seggio elettorale e il giuramento in Consiglio.
Conosco l’ufficio comunale competente da anni e sono certa che nessuno può mettere in discussione la completa dedizione ai compiti d’ufficio. Quindi ho chiesto spiegazioni per quanto stava accadendo, spiegazioni che mi sono state date dopo una settimana dalla Segretaria comunale, diligentemente, in punto di diritto: le dimissioni erano valide con tutte le spiegazioni di rito. Quindi: fuori dal Consiglio comunale!
E pazienza, in fondo era stata la mia prima opzione ma…., a parte un’improvvisa nostalgia per il vecchio e dismesso CORECO(Comitato Regionale di Controllo degli atti comunali), mi sono chiesta quale sicurezza di correttezza comunicativa e attuativa oggi un sindaco possa garantire ai cittadini, visto che questo non è certo l’unico scivolone dell’Amministrazione che si vorrebbe attribuire solo agli uffici. Ma, dato e non concesso che anche così fosse, quali garanzie di correttezza ed efficacia si possono nutrire dinanzi a fatti come questo accadutomi (per fortuna senza danni per me se non di immagine per il Comune) e altri già accaduti in passato?”
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