BLITZ CASAPOUND CONTRO SUPER GREEN PASS A PORTO TOLLE.
Porto Tolle, 16 febbraio – “15/02/22 data della vergogna, a 500mila italiani viene tolto il lavoro”. È la frase di denuncia sugli striscioni di CasaPound, apparsi in numerose città del Veneto, tra cui Padova e Verona, proprio la notte del 15 febbraio.
“La costituzione, che tanto viene sbandierata quando fa comodo per far tacere le opposizioni, ora viene calpestata nel silenzio e nell’indifferenza generale – esordisce il movimento in una nota – e il super green pass diviene obbligatorio per lavorare dai 50 anni in su. Una vergogna bella e buona che non ha nessun riscontro in senso logico o sanitario dal momento che, come molti virologhi ed esperti affermano, ormai siamo al termine di questa pandemia.
Drastico è invece è l’effetto su centinaia di migliaia di lavoratori che non hanno aderito alla scelta di vaccinazione e che rischiano quindi ora di perdere il posto di lavoro e comunque non possono recarvisi. Ieri, 15 febbraio, il governo Draghi (e lo chiamavano dei migliori?) ha calpestato i diritti costituzionali impunemente con l’ennesima legge liberticida nei confronti di mezzo milione dei suoi stessi cittadini. La nostra protesta non si ferma, non ha sosta davanti a queste schifose manovre e, se non dovessimo riuscire a fermare il corso di questa virata distopica, ci rimarrà la coscienza pulita di chi si è battuto per una giusta causa. Tutte le forze in parlamento e non possono dire lo stesso?” CasaPound Italia Polesine
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