Venezia – Bartelle (M5S) Zanoni (PD): “La Regione colmi le lacune normative e finanzi il Cras di Polesella “.

Venezia – E’ stata depositata in Regione la mozione a sostegno del futuro del Centro di recupero animali selvatici di Polesella, da parte della prima firmataria Patrizia Bartelle del Movimento cinque stelle e da Andrea Zanoni del Partito Democratico. Un atto scritto con la collaborazione del WWF di Rovigo, gestore del Cras.

Nato nel 1985 con lo scopo di curare esemplari di fauna selvatica ferita, il Cras, nel corso degli anni si è sviluppato fino a specializzarsi nel campo dell’avifauna, dei mammiferi, dei rettili, e grazie a uno specifico permesso ministeriale, anche alle tartarughe marine tanto da promuovere e persino sviluppare tecniche di cura innovative come, tra le altre, la ricostruzione del carapace nelle testuggini, la microchirurgia dell’osso degli uccelli, la chirurgia dell’occhio nei rapaci, la cura delle necrosi dell’ala causate dall’elettrocuzione per gli elettrodi non isolati-si legge nella nota-. A tutto questo si aggiungono gli effetti positivi per le liberazioni pubbliche degli animali, nell’ambito delle iniziative di educazione ambientale rivolte agli alunni delle scuole del territorio. La struttura di Polesella, fra le prime tre in Italia con 800 recuperi, in seguito alla chiusura nel 2017 dei centri di Venezia e Padova sud, stima di superare i 1500 esemplari all’anno.

Un servizio di fondamentale importanza per la salvaguardia della fauna selvatica regionale quello del Cras, che rischia di chiudere per mancanza di risorse dovute a lacune normative. “Nel momento in cui la riforma normativa regionale del comparto caccia-evidenzia la pentastellata Bartelle- ha trasferito le competenze provinciali alla regione ha omesso di disciplinare i CRAS che, di fatto, sono rimasti di competenza provinciale e senza fondi”. “Per questo –concludono i due consiglieri- è necessario che il consiglio regionale sistemi tali lacune normative e finanzi il centro in questione, evitandone così la chiusura.”