Sport

I Marinai hanno promosso Sport, Sicurezza e Cultura del mare alla Bibione Open Water.

VENETO-La due giorni di gare a Bibione del 29 e 30 giugno, ha offerto un esempio straordinario di come sport e cultura possano sinergicamente valorizzare un territorio, promuovendo al contempo valori fondamentali come resilienza e comunità. Oltre alla sicurezza in mare. Organizzata dall’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI),con la collaborazione del Comune di San Michele al Tagliamento e la Federazione Italiana Nuoto, la manifestazione ha trasformato Bibione in un vivace centro di attività, coinvolgendo diversi stakeholder, tra cui gli operatori turistici, la Croce Rossa, la Guardia Costiera Ausiliaria, la SAV di Chioggia, e i molti turisti ospiti del campeggio Capalonga.

La premiazione ad Antonio Fantin, giovane campione paralimpico, ha messo in luce l’importanza del superamento delle difficoltà personali attraverso lo sport, diventando un simbolo di speranza e determinazione per molti. Il riconoscimento a Fantin e il premio alla miglior atleta della Marina Militare, Lucrezia Fabretti, hanno celebrato l’eccellenza sportiva e la dedizione, sottolineando come il successo nello sport promuova non solo il benessere fisico, ma anche la crescita personale e il senso di appartenenza a una comunità più ampia.
Le gare degli atleti del Gruppo Sportivo Marina Militare e delle associazioni sportive provenienti dal Lazio, Piemonte, Trentino, Friuli Venezia Giulia e Veneto, hanno attirato l’attenzione su come eventi sportivi possano fungere da catalizzatori per l’inclusione sociale e la coesione comunitaria. La tripletta dei nuotatori portacolori della Marina Militare,sul podio della gara Ocean Man, ha dimostrato lo spirito di squadra e la perseveranza.

Ad arricchire la seconda edizione della Bibione Open Water, le “Biografie in Pillole” di Eleonora Tassoni della libreria Rinascita di Ascoli Piceno hanno rappresentato un auspicio positivo. L’obiettivo è che, per l’edizione 2025, il camping Capalonga diventi il villaggio della cultura di mare, sottolineando l’importanza del nuoto di salvamento e della sicurezza in mare per gli ottomila chilometri di costa italiana bagnata dal Mediterraneo.

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