CUP-Il pro memoria che non ti aspetti.
ADRIA-Che la Regione ci abbia trattato a pesci in faccia, con l’approvazione delle schede ospedaliere, è un dato di fatto. Che all’ospedale di Adria manchi poco per trasformarsi nella succursale povera della clinica privata di Porto Viro, è un altro dei fondamenti voluti dalla Lega per il nostro disgraziatissimo territorio. Ma che la sudditanza arrivi a sfiorare il ridicolo, nessuno poteva immaginarselo. Cos’è successo? È presto detto. Grazie a una nostra iscritta, che, di recente, si è recata al CUP di Adria per prenotare una prestazione, abbiamo potuto trovare, appiccicato al foglio di prenotazione, un simpatico biglietto, con i contatti necessari per effettuare le prenotazioni telefonicamente. Ci ha meravigliato alquanto rilevare che i dati della casa di cura Madonna della Salute di Porto Viro, spiccano, occupando quasi tutto lo spazio del bigliettino, mentre i contatti del CUP pubblico sono relegati nel margine inferiore. E sono scritti così in piccolo, da far venire alla mente le postille, quasi invisibili, che qualche buontempone infila ancor oggi in calce ai contratti farlocchi. È, forse, già iniziata la colonizzazione della nostra struttura o la direzione generale ha solo deciso di fare un po’ di pubblicità gratuita alla concorrenza? Rimaniamo in fervida attesa di una risposta. COMITATO IN DIFESA DELL’OSPEDALE DI ADRIA E DEI SERVIZI SOCIO – SANITARI Enrico Naccari (presidente)
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