IL maltempo devasta il Delta, i cambiamenti climatici sono la vera emergenza.
Delta-Azzalin (PD)-“La costa veneta è stata devastata, ancora una calamità disastrosa a distanza di un anno dall’uragano Vaia. Zaia e la sua Giunta riusciranno a comprendere la gravità dei cambiamenti climatici, vera emergenza regionale? Nel bilancio in corso di approvazione non è stato stanziato neanche un euro, ma la prevenzione non si fa con gli slogan: la Regione deve essere in prima fila, metta subito delle risorse straordinarie anziché limitarsi a chiedere l’intervento di Roma e Bruxelles; altro film già visto”. È quanto afferma Graziano Azzalin, consigliere del Partito Democratico che questa mattina ha fatto un sopralluogo nel Delta del Po, flagellato dal maltempo.
“Ho trovato un quadro apocalittico: le cavane dei pescatori, appena riparate dall’ultimo fortunale, sono state distrutte dalle mareggiate e dal vento. Il settore ittico, che è il cuore dell’economia di quest’area, rischia di subire un colpo tremendo. Sono eventi di una portata enorme, ma non eccezionali perché si ripetono sempre più spesso. È giusta la decisione di attivare l’unità di crisi e chiedere lo stato di calamità, in modo che le attività possano ripartire, rimborsando chi ha subito i danni; però occorre guardare anche in prospettiva per evitare che simili disastri diventino all’ordine del giorno. Finora è stato fatto poco o niente – denuncia Azzalin – pensiamo alle lagune, dove la Regione non investe dai 10 anni, ha azzerato i finanziamenti. Abbiamo un territorio che è quasi completamente sotto il livello del mare e il sistema lagunare al largo del Delta è la prima difesa naturale, che dobbiamo saper preservare e per farlo serve una manutenzione costante”.
“Ieri ho vissuto in prima persona il dramma di Venezia – prosegue il consigliere dem – oggi anche il sindaco Brugnaro dichiara che è una città più sensibile delle altre ai cambiamenti climatici. Gli unici che si ostinano a non capirlo sono Zaia e la sua maggioranza che in bilancio hanno bocciato tutte le nostre proposte per contrastare questa enorme emergenza. Adesso chiediamo con forza di riaprire la partita, perché i soldi non ci possono essere solo per le Olimpiadi. E se per farlo servirà più tempo, pazienza: è assurdo fare maratone come quella di ieri quando sapevamo dell’allerta acqua alta da ore, mettendo anche in pericolo il personale di Palazzo Ferro Fini, per il gusto di arrivare primi e lanciare la prossima campagna elettorale del governatore”.
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