Politica

DELTA-Dismissione dell’ex centrale Enel di Porto Tolle, quale sarà il suo destino?

Venezia, 26 mar. 2019 – “Ritorna alla ribalta della cronaca polesana la questione della dismissione dell’ex centrale Enel di Polesine Camerini con i suoi due elettrodotti da 380 Kwh e dei 93 chilometri di oleodotto che collegano Porto Tolle con Ravenna”.

I Consiglieri regionali Patrizia Bartelle (Italia In Comune) e Piero Ruzzante (Liberi e Uguali) intervengono tramite una nota sulla vicenda e ricordano “I due elettrodotti che ad oggi fanno da ponte tra le stazioni di Forlì e Dolo con i suoi 70 tralicci a cielo aperto, con conseguente produzione di inquinamento elettromagnetico. Non è chiaro in merito se il comune di Porto Tolle sia stato interessato dal programma stilato tra la Regione Veneto e Terna, per il miglioramento del sistema elettrico regionale, che si traduce con l’interramento dei cavi, di cui il gestore dell’infrastruttura si farebbe carico, o se semplicemente tale soluzione non è stata ponderata nei lavori di dismissione dell’ex centrale Enel di Polesine Camerini. Vero è che in questi giorni si leggono sulla stampa i pareri di alcuni tecnici, tra cui Arpav, i quali dichiarano i pro e i contro dell’interramento dei cavi elettrici”.

“Nell’attesa si faccia luce su quale sia la soluzione migliore, speriamo che si parli anche dei tralicci del comune di Porto Tolle nell’ambito del progetto di dismissione dell’ex centrale di Polesine di Camerini – affermano Bartelle e Ruzzante – nel contempo auspichiamo che la Regione, visti i contatti diretti con la maggioranza che governa il comune polesano, ci aggiorni sulle tempistiche del famoso progetto Delta Farm, con il quale Human Company, dovrebbe trasformare il sito in un innovativo villaggio turistico e quali saranno gli interventi previsti per l’oleodotto di collegamento tra Porto Tolle e Ravenna”. P.B.

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