Percorsi di donne coraggiose.
ADRIA-“Percorsi di donne coraggiose” è stato il tema dell’evento organizzato in sala Federighi sabato scorso, dalla Commissione per le Pari Opportunità e contro le Discriminazioni.
“Uno spazio che ha dato voce a donne che hanno saputo distinguersi non solo per le scelte di vita che hanno fatto, ma soprattutto perché sono riuscite a scardinare i ruoli sociali considerati di sola pertinenza maschile “sono le parole pronunciate da Silvia Mesin, che ha coordinato l’incontro trasmesso dalla sala Federighi,in diretta streaming sul canale youtube del Comune e tuttora consultabile.
A fare gli onori di casa a palazzo Tassoni, il Sindaco Omar Barbierato, che ha toccato il tema della violenza sulle donne, una criticità sociale in aumento per cui l’amministrazione civica sta lavorando con le altre istituzioni del territorio per creare un sistema che dia supporto e sostegno alle donne che subiscono violenza.“Con questo obiettivo-ha spiegato Barbierato- abbiamo da poco firmato un protocollo d’intesa per costituire la rete territoriale tra enti e istituzioni, per fornire gli strumenti adeguati alle donne che devono affrontare situazioni di violenza. Una criticità per la quale serve un cambiamento culturale, un lavoro che parta dall’educazione dei giovani a scuola, per dare loro degli strumenti e tracciare dei percorsi ai nostri ragazzi, in maniera tale che possano crescere liberi da condizionamenti che portano a tutta una serie di disparità e di discriminazioni”. “c’è bisogno di riflessione e cultura per educare nella differenza e alla differenza- ha evidenziato Rosanna Stocco, presidente della neo commissione- Il nostro intendimento è creare una rete di collegamenti ed eventi, che possa giungere alla comunità adriese e creare un rapporto proficuo”.A presenziare all’evento anche i consiglieri Simone Donà e Oriana Trombin, delegata alle pari opportunità
Nel suo intervento Ilaria Turri di Bellombra, ingegnere meccanico ed oggi imprenditrice agricola ha raccontato come è cambiata la sua vita da quando lavorava come ingegnere meccanico scardinando alcuni pregiudizi che ancora persistevano in contesti aziendali prevalentemente di appannaggio maschile. Attualmente, Turri è un’imprenditrice agricola, gestisce un B&B , che le consente di conciliare meglio lavoro e famiglia. Lucilla Palmisano, caregiver, è stata la voce di tutte le donne che hanno dedicato la vita alla cura di famigliari con disabilità psichica. Elisa Shemuni, giovane ragazza di Adria con doppia cittadinanza italo- albanese, ha emozionato con la sua storia di vita e il complicato iter burocratico per ottenere la cittadinanza.
Cristina Marangon di Adria, general manager, ha sottolineato quanto la presenza delle donne nelle aziende in ruoli di responsabilità sia fondamentale perché il loro modo diverso di vedere rispetto a quello degli uomini ed il loro contributo insieme a quello degli uomini porta a risultati migliori. Aggio Angelica, Sara Augusti, Alice Ferrari, sono tre studentesse che inizieranno il loro percorso di studi presso gli istituti superiori di Adria. Sara sogna di diventare una chef e di aprire un ristorante, Angelica sogna di diventare giudice e di lavorare per garantire la salvaguardia dei diritti conquistati dalle donne, Alice sogna che la donna non sia costretta a scegliere fra vita famigliare e professionale, ma abbia sempre e comunque l’opportunità di realizzare se stessa. Infine i due interventi online: Chiara Saccardi che attualmente vive in Madrid ed è responsabile pool emergenza ACF International e l’adriese Daniela Gambaro, vincitrice del Premio Campiello con“Dieci storie quasi vere”, ha argomentato sui racconti incentrati sul femminile.
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