È emergenza ambientale nel Delta.
DELTA-La situazione della crisi idrica di questi giorni sta mettendo ancora una volta in evidenza le problematiche connesse alla risalita del cuneo salino nei rami nel Delta del Po, fenomeno che purtroppo si ripresenta con tempi di ritorno sempre più brevi.
Il Presidente del Consorzio di Bonifica Delta del Po, Adriano Tugnolo informa che la portata del fiume Po da oltre venti giorni sta facendo registrare valori in rapida decrescita, toccando minimi estremi pari a 150 mc/s nelle ultime ore, determinando una spedita e progressiva ingressione del cuneo salino entro i tratti terminali del fiume Po, fenomeno che sta provocando drastiche interruzioni dei prelievi di acqua dolce ad uso irriguo dalle opere di presa consorziali registrate ormai ad oltre 30 Km dalla foce.
La situazione attuale ha costretto gli operatori del Consorzio ad interrompere totalmente le derivazioni di acqua dal Po a servizio di 15.000 ettari di terreni agricoli nel Comune di Porto Tolle e di circa 10.000 ettari nell’Isola di Ariano, determinando quindi immediate ripercussioni al mondo dell’agricoltura provocati da una riduzione della portata derivabile che, ad oggi, risulta pari al 90%. Per far fronte a ciò, nelle aree il cui servizio di prelievo e irrigazione è stato interrotto, il Consorzio sta adottando sistemi alternativi effettuando un razionamento dell’acqua, rimpinguando il più possibile la rete di bonifica e cercando di convogliare l’acqua con attrezzature di emergenza e distribuirla nella rete irrigua. Considerata la scarsità di risorsa, a volte disponibile anche solo per poche ore nei momenti di bassa marea, la distribuzione avviene in maniera razionata e “a turnazione”, per cercare di servire quante più aziende agricole possibile che si trovano in deficit idrico anche in base alla domanda, al tipo di coltura e ai limiti imposti dalle condizioni al contorno.
Le conseguenze della risalita del cuneo salino nel Delta del Po stanno compromettendo la risorsa acqua per quanto riguarda gli usi idropotabile e agricolo, determinando inoltre un’alterazione permanente delle falde in un territorio ubicato mediamente a circa tre metri sotto il livello del mare, la conseguente perdita delle caratteristiche ecologiche ed ambientali provocando danni permanenti all’ecosistema del Delta del Po. Il Direttore del Consorzio, Giancarlo Mantovani, afferma che, a parte le proposte strampalate dei soliti incompetenti da bar, risulta evidente, e diventa improrogabile, la necessità di dare una soluzione al problema tramite la realizzazione di un’unica innovativa barriera antisale da realizzarsi alla foce del Po di Pila, per la quale il Consorzio di bonifica Delta del Po ha già predisposto studi preliminari e analisi di fattibilità e che, finalmente, garantirebbe benefici non solo al Delta del Po ma anche a tutto il bacino idrografico del fiume. Il Presidente Adriano Tugnolo conclude evidenziando la necessità che tutti gli Enti e le Associazioni interessate sollecitino i superiori organi statali e regionali e la politica al fine di finanziare la progettazione esecutiva e la realizzazione della barriera antisale alla foce del Po di Pila, unica opera strutturale che può veramente risolvere definitivamente il problema della risalita del cuneo salino nel Delta del Po.
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