E’ ritornato ad Adria, Enrico Galiano, questa volta con una lezione-spettacolo teatrale.
ADRIA (RO) – Il mostro ha paura di essere emarginato dal gruppo; per questo rinuncia ad esprimere se stesso e la propria personalità, compiendo azioni criminose e cattive che vanno a confermare la sua appartenenza. Mostri possono essere tutti quanti, ragazzi, adulti, genitori, insegnanti, quando si lasciano vincere dalle proprie paure e si conformano al pensiero comune o alle logiche del gregge.
Riflessioni dirompenti sul fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, giovedì scorso, all’Auditorium Saccenti di Adria, dove si è svolta una lezione-spettacolo del professore di lettere più famoso del web, Enrico Galiano, con le canzoni originali alla chitarra di Pablo Perissinotto: “Il mostro ha paura”. Un evento teatrale nell’ambito della rassegna scolastica de “Il teatro siete voi-Palcoscenico Polesine”, diretto da Irene Lissandrin con ViviRovigo, in partnership con Arteven ed il sostegno del progetto Prossimità della Regione del Veneto, della Provincia di Rovigo e dell’amministrazione di Adria.
Enrico Galiano ha coinvolto gli studenti per un’ora, con domande, riflessioni, dimostrazioni alla lavagna, battute divertenti, proiezioni di web immagini e “piccole verifiche”, simulando una giornata di scuola con quattro materie: miti classici, scienze, grammatica e Divina commedia. Presente anche l’intervallo e le canzoni di Perissinotto a fare da speciale “campanella” divisoria. Tutto attraversato dalla tematica del bullismo, dei crimini bollati come “ragazzata”, delle ferite fisiche e morali che le parole provocano alle persone in modo indelebile, delle offese indicibili che uccidono dentro e talvolta portano al suicidio. “Le parole hanno un valore, sono importanti, non vanno buttate a caso; possono segnare le persone e cambiarle per sempre”. Ha detto il professore, dandone dimostrazione pratica con un foglio bianco: ogni parola cattiva lo stropiccia finché non si accartoccia.
Lo possiamo riassestare, ma non tornerà mai più come prima. Silenzio siderale quando il professore ha letto le frasi, tutte autentiche e pesanti, che i ragazzi del pubblico avevano scritto durante lo spettacolo, come “parole che hanno prodotto una ferita”. Le “ferite fisiche” lette prima, al confronto, sembravano barzellette di cui ridere insieme. “Siate egregi”, ha concluso Galiano. “Egregio deriva dal latino: ex grege, fuori dal gregge. Quando tutti hanno la stessa idea, quando tutti ascoltano la stessa musica, quando tutti sono senza macchia… è il momento di uscire fuori dal gregge”. Allo spettacolo hanno partecipato il biennio dell’istituto alberghiero Cipriani, le classi del liceo Bocchi Galilei di Scienze applicate, Socio-economico e Linguistico ed il polo tecnico Cristoforo Colombo. G.F.
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