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Sindaco Barbierato “abbiamo il dovere di far memoria perché non si ripeta un altro olocausto”.

ADRIA-La cerimonia programmata in occasione della giornata della memoria è iniziata da piazza Bocchi, con il ritrovo delle autorità territoriali che in corteo si sono trasferite in piazzetta San Nicola per rendere onore alla lapide che ricorda lo sterminio del popolo ebraico per poi giungere a palazzo Tassoni. Nella sala del consiglio comunale il primo cittadino, Omar Barbierato, nel fare gli onori di casa, rivolgendosi alla platea composta soprattutto da studenti delle scuole medie, ha ricordato il momento dedicato alla mostra “i bambini della Shoah” allestita dagli alunni della primaria Anna Frank, visitabile fino a Sabato prossimo. Altri momenti di storia sono stati dedicati alla presentazione del libro “la persecuzione antiebraica in Polesine 1941-1945” di Maria Chiara Fabian e Alberta Bezzan e l’evento programmato Martedì 28 Gennaio alla sala Saccenti, con la proiezione del film “Schindler’s List” per le scuole di secondo grado della città. Momenti diversi, organizzati in maniera mirata per le diverse generazioni, con lo scopo di dare lo stesso messaggio: la conoscenza della Shoah, attraverso testimonianze e pagine di storia.

A presenziare alla cerimonia anche Gigi Passadore, bandiera del volontariato adriese, e Arduino Nali, ex partigiano, deportato nel campo di concentramento di Mauthausen e quindi parte di quell’Italia che ha combattuto quelle scelte che hanno portato alla Shoah. Il sindaco, nei suoi interventi, ha evidenziato che “abbiamo tutti il dovere di far memoria e di essere testimoni coinvolgendo i ragazzi più giovani, perché ciò che è successo non debba più accadere. Quanto accaduto ha delle precise responsabilità politiche, perché il fascismo e il nazismo, prima di diventare dittature, hanno conquistato il potere tramite un consenso politico che si traduce in milioni di Italiani e tedeschi che hanno appoggiato e seguito le scelte del fascismo e del nazismo, subendo poi i due regimi in un secondo momento”.

“Il manifesto della razza e poi le leggi razziali del 1938, promulgate 82 anni fa, vennero sottoscritte da scienziati delle università Italiane più prestigiose del tempo, purtroppo -spiega il primo cittadino- Il cammino che ha portato alla Shoah è stato condiviso anche parte dalla società italiana e il fascismo e il nazismo sono stati fenomeni politici che hanno creato il loro consenso attraverso messaggi di odio, creando un nemico che fosse responsabile della crisi economica politica di allora e ha iniziato il percorso, togliendo prima i diritti civili ai nemici, poi isolandoli e infine eliminandoli. Un monito nel fare attenzione e di respingere quelle forze politiche che ancora oggi nel mondo usano questo tipo di messaggi e questo tipo di politiche”. “La shoah è stato il tentativo di eliminare un popolo, quello degli ebrei, ma all’interno della shoah ci sono state altre tragedie, il genocidio dei Rom dei Sinti, l’uccisione di oppositori politici, dei disabili e degli omosessuali”.  Nelle varie occasioni di incontro, curate nell’organizzazione dalla consigliera Oriana Trombin, il sindaco ha evidenziato che il percorso per la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, sta proseguendo con i passaggi finali che servono per formalizzare il riconoscimento.

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