FERMO PESCA-No alla riduzione dell’indennità giornaliera, basta accanimento sul comparto ittico.
VENEZIA-“Ridurre l’indennità giornaliera per il fermo biologico significa dare un’altra mazzata al comparto ittico. Se a questo si aggiungono le norme per la riduzione dello sforzo di pesca e quindi delle attività, introdotte a livello europeo, il quadro è semplicemente drammatico. Ci sono migliaia di lavoratori che non possono essere considerati di serie B, devono essere tutelati”. In una nota i consiglieri regionali PD Jonatan Montanariello e Francesca Zottis si schierano a fianco dei pescatori: “Stiamo parlando di un’indennità già bassa, 30 euro al giorno, a cui ne vanno tolti 2,5. È il momento di pensare anche per questo settore ad ammortizzatori sociali veri e stabili. La pesca è fondamentale non solo per l’economia delle province di Venezia e Rovigo, ma dell’intero Veneto e di tutta Italia: dovremmo sostenerlo, così invece rischiamo di affossarlo. La pandemia ha dato un pesante colpo a una situazione già critica sul fronte occupazionale: tagliare le già basse indennità non è la soluzione migliore per guardare con ottimismo al futuro”.
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