Prima tappa della festa dell’oratorio Salesiano.
Porto Viro-Giornata significativa quella che si è svolta ieri all’oratorio San Giusto di via Mazzini. La prima tappa della festa dell’oratorio è iniziata con la santa messa, alla quale hanno presenziato oltre ai giovani dell’ADS(Amici San Domenico Savio) il comandante dei carabinieri della stazione di Porto Viro Emanuele Salvagnin, affiancato da Antonio Corliano e le famiglie dei giovani atleti delle varie discipline sportive praticate in città. Dopo l’eucarestia, gli atleti si sono cimentati nei vari sport, mentre i volontari delle realtà associazionistiche portoviresi allestivano i vari stand con i lavori realizzati dai soci volontari che operano a beneficio della comunità. Nonostante i rovesci di pioggia della tarda mattinata, i volontari e gli atleti si sono ritrovati per il momento conviviale del pranzo agli stand coperti, allestiti per l’occasione. “Ora la festa proseguirà il 1 Maggio con una giornata di tornei calcistici in cui saranno coinvolte 32 società sportive del territorio e dove le famiglie potranno allestire postazioni da pic nic con la possibilità di poter usufruire degli stand gastronomici organizzati..-spiega Don Nicola-. Un ‘altra giornata di festa in cui tutte le forze che gravitano attorno a San Giusto si metteranno in gioco in un modo o nell’altro. Tra questi tanti adulti, storiche colonne dell’oratorio e giovani generazioni che si mettono a disposizione facendo dei servizi importanti per la buona riuscita delle attività organizzate in oratorio, come l’assistenza sui gonfiabili, o rimanendo per un intera giornata sotto allo stand trucca bimbi. A questi si aggiungono le giovani coppie di genitori che contribuiscono ad organizzare alcune attività in oratorio”.
“Il centro San Giusto non è fatto solo dai salesiani o solo dai ragazzi, ma è fatto da tre elementi molto importanti, precisa Don Nicola del centro salesiano di San Giusto: dai salesiani, dai ragazzi e dai laici genitori. Elementi che non sono una prima dell’altra, ma sono tre componenti inscindibili, che non si possono separare. Da dodici anni a questa parte, da quando abito a San Giusto, posso dire che l’ oratorio è diventato così bello, perché tanti laici hanno saputo donare tanto e tanta gente ha sostenuto e sostiene il nostro centro nonostante non abbiano la possibilità di fare tanto, ma quello che possono fare lo fanno, e per questo ringrazio pubblicamente tutte queste persone che vogliono bene all’oratorio.”
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