A Pontida festival degli insulti e dell’intolleranza, questa cultura dell’odio va contrastata con la forza delle idee.
Azzalin (PD)-“Offese al capo dello Stato, insulti antisemiti a Gad Lerner, aggressione a un videoreporter di Repubblica: forse dovremmo analizzare meglio cosa c’è nell’acqua del Po che rende così nervosi e sovraeccitati. Battute a parte, quanto accaduto a Pontida va assolutamente condannato, è l’ennesimo segnale preoccupante e pericoloso. Non siamo più di fronte ad atti folcloristici estemporanei, ma a una cultura dell’odio dilagante, che va contrastata con la forza delle idee”. Graziano Azzalin, consigliere regionale del Partito Democratico commenta quanto accaduto ieri in occasione dell’annuale raduno della Lega: “Un certo modo di fare politica, che ogni giorno ha bisogno di additare un nemico e punta a solleticare gli istinti più bassi della gente, porta a questi risultati, è diventato un preoccupante brodo di coltura dei peggiori sentimenti, a cominciare dall’intolleranza. E gli episodi sono ormai quotidiani, non risparmiano niente. Penso per esempio a quanto accaduto nei giorni scorsi ad Adria, dove un esponente leghista ha ricoperto con una bandiera tricolore, sì quella con cui Bossi voleva pulirsi le parti intime, le bare dell’installazione dedicata ai migranti morti in mare. E sui social si è scatenata l’ennesima campagna violenta con frasi irripetibili, uccidendo di nuovo queste persone. Le critiche e gli insulti ricevuti dal sindaco Barbierato per aver concesso lo spazio comunale sono la conferma che ha fatto la cosa giusta”.
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