Curiosità

ITALIAN OYSTER FEST-Il primo Festival dell’ostrica in Italia.

Dalla Liguria alla Sardegna, Puglia, Marche, Emilia-Romagna e Veneto si sono sviluppate nuove realtà e si sono specializzate in soluzioni tecnologiche differenti che ne fanno per ognuno di loro una eccellenza riconosciuta a livello Nazionale ed internazionale tanto che gli stessi produttori hanno voluto promuovere un FESTIVAL NAZIONALE. A.M.A. (Associazione Mediterranea Acquacoltori) era presente con i propri produttori associati.

L’ostricoltura italiana è in fase di rinascita, circa 350 t nel 2021, anche se di dimensioni contenute rispetto a paesi come l’Irlanda, l’Olanda, la Spagna, Portogallo e naturalmente la vicina Francia. Pur avendo avuto il primato di essere stati pionieri dell’ostricoltura europea (furono gli antichi Romani 20 secoli fa a mettere a punto le prime tecniche di allevamento), l’ostricoltura italiana sino a 15 anni fa era silente, viveva una fase di stallo, poi, grazie al coraggio e spirito imprenditoriale di alcuni molluschicoltori, la tendenza si è invertita ed in questi giorni ne abbiamo avuto la riprova. Una tre giorni, In una cornice meravigliosa come quella del Golfo di La Spezia, vissuta con intensità e partecipata da circa 5.000 visitatori, che hanno potuto godere e gustare la regina del festival “l’ostrica Italiana” apprezzando, oltre al gusto, le differenti sfumature territoriali.

Presenti molte autorità nazionali e locali, dal Sottosegretario On. La Pietra per il Governo e con messaggio augurale del Ministro Lollobrigida e la visita del Presidente della Regione Liguria Toti e delle più alte autorità locali. Momento di incontro e di confronto articolati con interventi istituzionali, gastronomici, tecnici e degli stessi produttori, che hanno saputo rappresentare al meglio le proprie realtà. A.M.A con il Presidente Luigino Pelà ed il Direttore Eraldo Rambaldi hanno avuto l’occasione di presentare alcuni dei progetti e gli accordi di partenariato in corso. Progetti innovativi, di spinta verso la transizione ecologica ed ambientale soprattutto rivolti sempre di più ad un molluschicoltura sostenibile.

Si è colta, inoltre, l’occasione per ribadire la necessità di tagliare l’Iva sulle ostriche, dall’attuale 22% al 10%, al pari degli altri prodotti ittici; tale misura consentirebbe un ulteriore spinta allo sviluppo del settore sia della produzione che del consumo. La prima è andata bene e su tutti ha lasciato la voglia del prossimo appuntamento. Festival che si terrà a La Spezia con ogni probabilità nel mese di maggio. Un appuntamento annuale ne siamo sicuri che crescerà di anno in anno.

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