Apre al Censer di Rovigo-Tensioni 2022- Festival di arti e sguardi sul Presente, quarta edizione Il tema annuale parla di Ecologia in tre dimensioni.
ROVIGO – Apre al Censer di Rovigo, la quarta edizione del Festival di arti e sguardi sul Presente, Tensioni 2022-Geografia delle relazioni. La presentazione ufficiale, ieri (22/09) da parte dello staff organizzatore della cooperativa La fabbrica dello zucchero insieme al Comune di Rovigo, ente sostenitore della manifestazione. Quest’anno il Festival multidisciplinare rodigino, che tratta tematiche urgenti della contemporaneità attraverso le arti performative e visive ed i nuovi linguaggi tecnologici, è interamente dedicato all’ecologia, nel significato sviluppato dal filosofo francese Fèlix Guattari nel saggio del 1989, “Le tre ecologie”. Per l’autore l’uomo non si trova al vertice di una struttura gerarchica del vivente, ma la vita umana è inserita dentro tre piani ecologici: quello ambientale, quello socio-economico e quello psichico-mentale. È un sistema di valori eco-centrico e non più antropocentrico, che Guattari chiama Ecosofia. Attraverso l’analisi e lo studio delle interazioni sistematiche tra contesti che solitamente vengono considerati separati fra loro, il filosofo invita a riflettere sul fatto che per innescare un reale cambiamento, l’ecologia deve occuparsi non solo dell’ambiente, ma anche dei rapporti sociali e della soggettività umana.
Intorno a queste riflessioni, il Festival Tensioni 2022 si svilupperà per tutto il week-end dell’1-2 ottobre, nel complesso dell’ex zuccherificio Censer di Rovigo con una serie di incontri, spettacoli di arti performative e mostre grafico-visive. Una serata di Anteprima il 30 settembre, alle 21.30, in Sala Bisaglia, sempre al Censer, col concerto del cantautore Erio, alias Fabiano Franovich di X-Factor, aprirà ufficialmente la manifestazione. Tutti gli eventi del festival sono ad ingresso libero e gratuito. L’organizzazione ha deciso in questo modo, per incentivare i visitatori ad essere generosi con le associazioni ambientaliste locali e con i loro importanti progetti di conservazione e tutela. Infatti, questa edizione di Tensioni ha l’importante partecipazione e coinvolgimento di alcune realtà polesane: una postazione di Emergency Rovigo; una tavola rotonda alle 15 di sabato primo ottobre con Lav sul tema del costo ambientale della carne, con “Il tarassaco” sul progetto Centoboschi e con Plastic free Rovigo; ed un laboratorio di cittadinanza alimentare, domenica 2 ottobre alle 11.30 con Slow food Rovigo e col maestro panificatore Gianluca Fonsato. Il programma completo degli eventi è su www.lafabbricadellozucchero.com, si trova sui social della cooperativa e sarà distribuito anche da una curiosa cargobike nera, che circolerà nelle piazze e nelle vie della città di Rovigo, a cura del Clan Sirio del Gruppo Rovigo 2 di Agesci.
Tensioni 2022 è organizzato da Fdz-La Fabbrica dello zucchero in collaborazione con Censer spa-Rovigo Fiere e con Ente Rovigo Festival, Associazione balletto “Città di Rovigo”, Liceo Scientifico statale Paleocapa di Rovigo, Liceo Classico statale Celio Roccati di Rovigo e Istituto professionale di Stato per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera Giuseppe Cipriani di Adria. Il Festival è, inoltre, sostenuto da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Comune di Rovigo e Fondazione Rovigo cultura. Con il patrocinio di Provincia di Rovigo e Cur-Consorzio università Rovigo. Sponsor Rotary Club Rovigo. Sponsor tecnici Rovigo convention & visitors Bureau e Ida studio. Di significativo rilievo il coinvolgimento degli studenti delle tre scuole polesane che partecipano nell’ambito di progetti Pcto di alternanza scuola-lavoro, in forza dei quali si metteranno alla prova raccontando il Festival in tempo reale: attraverso una web radio (il Liceo Paleocapa), attraverso una webzine (il Liceo Celio Roccati) e attraverso i servizi di accoglienza e guida turistica l’Istituto Cipriani).
I COMMENTI-Il vicesindaco ed assessore alla Cultura del Comune di Rovigo, Roberto Tovo, ha accolto il ritorno di Tensioni come “una bella opportunità per la città di Rovigo”. “Questo festival – ha dichiarato l’assessore – ha una caratteristica originale ed insostituibile: scatta un’istantanea della cultura al tempo dell’Oggi con un metodo che mette assieme, in modo nuovo quasi sperimentale, l’approccio razionale-scientifico ai temi trattati, con la dimensione emozionale delle arti performative. Coglie i fenomeni del Presente e li declina in varie forme di riflessione culturale: un arricchimento per la nostra città. Poi – ha concluso – è un evento cui ritorno con piacere perché è stato il mio primo tavolo di confronto, nel 2020, sull’impatto del Covid sugli spettacoli e gli eventi culturali; ed è stata anche, l’anno scorso, la manifestazione che ha anticipato Drusilla Foer al grande pubblico, ben prima dell’exploit di Sanremo”. “In un’alternanza di linguaggi, tra teatro, danza, mostre visive, installazioni tecnologiche e approfondimenti tematici – ha spiegato Claudio Ronda, coordinatore dello staff de La fabbrica dello zucchero – il filo rosso degli eventi è l’emergere o il riemergere della consapevolezza individuale e dell’assunzione di responsabilità. I cambiamenti partono dal singolo comportamento individuale e solo se diventano comportamenti collettivi hanno la possibilità di influenzare le decisioni politiche. Il tema ambientale è talmente complesso – ha concluso Ronda – che richiede una trattazione da più punti di vista e con più azioni che, come ricorda Guattari, devono essere interconnesse tra loro. Il Festival non propone soluzioni, ma presenta artisti ed esperti che condividono la propria riflessione, contribuendo in certo qual modo, ad un nuovo risveglio delle coscienze individuali. Più che dare risposte, il Festival vuol provocare nuove domande”.
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